Logo AIA FIGC Roma 1

Lunedì 21 marzo 2011 Massimiliano Velotto di Grosseto, arbitro appartenente alla CAN B, ha fatto visita alla nostra Sezione. Il Presidente Roberto Bonardo ha aperto la riunione ed introdotto ai numerosi presenti il collega toscano, scelto tramite sorteggio ad incontrare la sezione capitolina, secondo il progetto del Comitato Nazionale riguardante le visite a tutte le sezioni d’Italia da parte degli arbitri di CAN A e B e dei Componenti delle Commissioni Nazionali. Velotto ha subito messo la platea a proprio agio, mostrandosi un ragazzo semplice e molto spontaneo, con abiti informali, in jeans e maglione. Proprio come tanti dei giovani presenti, giunti in sala per ascoltare i suoi preziosissimi consigli, per la maggior parte a disposizione dell’OTS e del CRA Lazio, ma anche molti dei nostri colleghi che operano a livello nazionale. Un buon arbitro, per Velotto, è come una ricetta composta da diversi ingredienti: la preparazione tattica, tecnica e atletica, il coraggio, il carattere, l’esperienza che si matura col passare del tempo e, soprattutto, l’umiltà. Questo importante fattore consente di migliorarsi sempre di più: un arbitro non deve mai sentirsi arrivato, ma deve considerare ogni tappa raggiunta come un punto di partenza per crescere ulteriormente; deve rendersi conto dell’importanza del ruolo che ricopre e credere in ciò che fa, ma nello stesso tempo deve rimanere con i piedi per terra; deve essere in grado di accettare una sconfitta e di avere “la forza di rialzarsi dopo una caduta”, cercando dentro di sé la determinazione, la concentrazione e la motivazione per “ricominciare a correre”, sia in campo che nella vita di tutti i giorni. Il collega di Grosseto ha poi raccontato alcuni aneddoti della sua carriera arbitrale, il più importante e curioso dei quali senz’altro si riferisce alla sua prima direzione di una gara Uefa: impegnato per tutto il primo tempo come Quarto Ufficiale, con stupore e gioia, in una miscela di emozioni contrastanti, nella seconda frazione di gioco si è trovato improvvisamente a dover entrare in campo in sostituzione dell’Arbitro infortunatosi nel corso della gara.  Nella parte conclusiva della riunione, Velotto ha poi risposto alle domande dei presenti in sala, dando dei consigli in particolar modo ai più giovani. Proprio a questi ultimi ha suggerito di “considerare la gara come un libro: come si legge con attenzione pagina dopo pagina, così in campo bisogna concentrarsi minuto per minuto, un episodio dopo l’altro.”