Ieri la nostra Sezione di Roma 1 “Generoso Dattilo” ha ospitato l’arbitro a disposizione della Can A e B Emidio Morganti, della Sezione di Ascoli Piceno. Il Presidente, Roberto Bonardo, lo ha introdotto ad una platea gremita di Arbitri, soprattutto del Settore Provinciale, esaltando la sua prestigiosa carriera arbitrale culminata col debutto nella massima serie nel 2001.
All’importante serata erano presenti l’Arbitro Internazionale del Calcio a 5 Francesco Massini; per la Can A e B gli Arbitri Maurizio Ciampi e Daniele Doveri e gli Assistenti Marco Alessandroni e Paolo Conca; Pierluigi Gambini e Federico La Penna Arbitri in Can Pro; per la Can D gli Arbitri Valerio Marini, Andrea Morreale, Alessio Petroni e Matteo Valente e gli Assistenti Alessandro Paone e Stefano Squarcia; il Componente della CAI Luca Palanca e il Segretario del CRA Lazio Piero Beffa.
Emidio Morganti ha voluto incentrare il suo intervento sulla necessaria preparazione psicologica che ogni Arbitro, in qualsiasi categoria, deve avere dal momento in cui viene designato fino alla fine della partita. Ha parlato dell’atteggiamento con il quale affrontare la gara, e soprattutto, dell’importanza di tenere, sul terreno di gioco, un comportamento autorevole ma mai autoritario, e di arbitrare con serenità e molta determinazione, con la profonda convinzione di ciò che significa essere Arbitro, indistintamente sui campi di provincia o negli stadi con ottantamila spettatori. Morganti, durante l’incontro, ha affrontato il cruciale tema di come “costruire bene la partita”, spiegando che tutto si traduce nella cura della preparazione atletica e nell’attenzione sull’ alimentazione, che sono indubbiamente due tra i requisiti fondamentali per ogni Arbitro che voglia “prepararsi bene alla gara”. Un Arbitro, secondo la visione di Emidio Morganti, deve essere quadrato e rotondo allo stesso tempo, e cioè deve essere, in mezzo al terreno di gioco, sempre pronto a “proteggersi” con gli spigoli vivi, gli angoli del quadrato, avere la capacità di allontanare le proteste e tutti quegli eventi che possano interferire con la direzione della partita e saperli affrontare; mentre, fuori dal terreno di gioco, è necessario essere rotondo, farsi scivolare di dosso tutti i commenti e, allo stesso modo, far scivolare via tutti gli sbagli commessi, così da “non portarsi il peso dello sbaglio per il resto della gara”, sgombrando la mente e continuando ad arbitrare con concentrazione, per evitare di vivere lo stress e la paura di sbagliare ancora. La presenza di Emidio Morganti, che ha risposto con entusiasmo e partecipazione a decine di domande, è stata senza dubbio un’importante occasione di crescita e di approccio diretto ad un mondo, quello della Can A e B, che pur essendo lontano da un giovane Arbitro di provincia, è vicino al senso di appartenenza all’associazione, che l’Arbitro di Ascoli ha voluto sottolineare fin dal primo intervento. E’ stata certamente una serata da ricordare.
