All’alba del 30 maggio 2009 Roma1 parte alla volta di Cavalese, per cimentarsi per la prima volta nel tanto atteso Torneo di Trento, giunto ormai alla quinta edizione. L’appuntamento è alle 4:30 in Sezione dove, sotto una leggera pioggia, la compagine di trentatrè valorosi guerrieri, condotta dal Presidente Roberto Bonardo, è in attesa del pullman. Caricati i bagagli, alle 5:10 il nostro autista Fabrizio accende i motori e, mentre il sole sorge all’orizzonte, lasciamo Roma per quattro indimenticabili giorni. Nella prima fase del viaggio Morfeo si impadronisce di tutti noi… Ma deve avere un debole per Capitan Frascarelli e per Maurizio Laudadio, dato che entrambi riescono a dormire ininterrottamente fino alla prima sosta, intorno alle 9! Colazione all’autogrill di Cantagallo e poi ancora in viaggio, tutti più svegli e pimpanti. Dopo una seconda breve sosta per il pranzo (a base di panino con lo speck, giusto per entrare subito in clima trentino), finalmente alle 14:20 arriviamo a Cavalese, dove ci accoglie a braccia aperte il nostro Alessandro Paone. Il tempo di sistemarci nelle stanze del nostro elegante albergo, poi tutti in divisa di rappresentanza per il briefing bella hall: Mister Tortora ci illustra il programma gare del Torneo ed assegna i ruoli ai partecipanti alle diverse discipline sportive. Un’ora libera per fare un giro di perlustrazione della cittadina, per assaggiare dell’ottimo strudel in una pasticceria tipica, e per incontrare per strada i colleghi delle altre Sezioni d’Italia. Alle 18 allenamenti in preparazione delle gare di calcio a 11 dell’indomani, con tanto di partitella titolari vs riserve. C’è il sole a Cavalese, ma il clima è ben più rigido rispetto all’afosa Roma di fine maggio, e al tramonto il termometro scende fino a farci piombare di nuovo in pieno inverno. Alle 20 cena in albergo, dove alloggiano anche i colleghi delle sezioni di Gallarate, Genova, Nichelino e Nuoro. Dopo un pasto abbondante e gustoso, tutti in gelateria per festeggiare il mio compleanno, ma la stanchezza per il viaggio e il coprifuoco del Mister, in vista delle partite del giorno dopo, ci mandano a letto presto!
Il secondo giorno a Cavalese inizia con la colazione delle 7:30. Appuntamento sul pullman alle 8:20 per raggiungere il campo di Tesero, dove sono in programma tutte e quattro le nostre gare della giornata. Dopo qualche disguido per trovare la strada, ed un incontro ravvicinato con una vigilessa del luogo, finalmente arriviamo al Comunale Cerfenal: sotto una pioggia battente, la prima gara contro Gallarate finisce a reti inviolate nel tempo regolamentare (un unico tempo da 30 minuti), quindi si procede con i tiri di rigore. Il portierone Ruggiero ne para uno agli avversari, mentre noi realizziamo con Frascarelli, Carleo, (sbaglia Principe), Rinaldi, Fourneau e rigore decisivo di Matteo Mattera: Roma1 batte Gallarate 5-4. Anche la seconda gara, contro Foligno, termina 0-0 nei 30’, durante i quali il nostro Pittiruti rimedia una gomitata sulla mandibola che lo terrà lontano dal campo (e dal cibo!) per il resto della nostra permanenza a Cavalese. La lotteria dei rigori non ci è favorevole, e il pallone decisivo dal piede di Mattera si stampa, purtroppo, sul palo: 5-4 per Foligno. Pausa pranzo e di nuovo in campo, sempre sotto la pioggia, contro Fermo: i nostri ragazzi sono carichi e concentratissimi, il gioco c’è, ma purtroppo nella rosa manca un attaccante puro, quindi non riusciamo a concretizzare le opportunità che si presentato davanti alla porta. La musica non cambia, 0-0 nel tempo regolamentare e tiri di rigore: si va ad oltranza, ai soliti realizzatori si aggiungono Donato e Di Vilio (sbagliano Filabozzi e Principe) ed è di nuovo sconfitta per noi . Alle 18 l’ultima partita della nostra giornata: Roma1-Genova: per noi la vittoria è d’obbligo per qualificarci alle fasi finali del Torneo e in campo, purtroppo, il clima non è dei più amichevoli. Quando siamo circa a metà del tempo regolamentare, il nostro Carleo viene colpito duramente alla caviglia e atterrato (infortunio che gli impedirà di partecipare alle gare di atletica del giorno successivo), ma l’azione prosegue indisturbata e, nello sconcerto della nostra difesa, di tutta la squadra e di tutta la panchina, Genova calcia il pallone in rete e passa in vantaggio. Poco dopo subiamo il raddoppio degli avversari e nel finale, purtroppo, assistiamo anche ad episodi che poco hanno a che vedere con la sportività e con il calcio giocato. Terminata la nostra avventura calcistica al Torneo, dopo cena trascorriamo la serata in albergo a giocare a carte e a chiacchierare tra noi. La terza giornata è dedicata alle gare di atletica. Alle 8:30 arriviamo sulla pista per far scaldare i nostri atleti che si cimenteranno nelle diverse discipline: 100 metri, 200 metri, 1500 metri, staffette e corsa campestre. Tantissime sono le Sezioni partecipanti alle gare, ma sicuramente la più numerosa è quella di Foligno, con al seguito circa sessanta colleghi ben preparati. Nonostante ciò, riusciamo a conquistare ben tre medaglie: subito il nostro Diego Tescarollo si aggiudica il primo posto sia nei 100 che nei 200 metri, poi conquistano il terzo gradino del podio Donato, Filabozzi, Perna e Tescarollo, componenti della staffetta 4×100. Pomeriggio libero in albergo: cercando di dimenticare gli strascichi di tensione dovuti alla gara del giorno prima, con la pioggia battente all’esterno, ci riuniamo tutti in una stanza a giocare a giochi di società . Un po’ di relax tra piscina e sauna, infine passeggiata culturale per Cavalese, guidata da Mister Tortora. Alle 22 tutti al Palacongressi per le premiazioni del torneo di calcio a 5 e delle gare di atletica, in attesa della finalissima di calcio a 11 del giorno successivo, e per la consegna di omaggi della Sezione di Trento a tutte le Sezioni partecipanti. Tra i presenti alla serata: Giancarlo Dal Forno, Matteo Apricena, Daniele Orsato e il Presidente del Cra Trentino Denis Salati. Il quarto ed ultimo giorno, liberate le stanze dell’albergo, è dedicato a scattare foto-ricordo in ogni angolo della cittadina e all’acquisto di souvenir e prodotti tipici locali… soprattutto mangerecci! Aperitivo al bar con i prodotti locali più venduti, ultimo pranzo in albergo, un po’ di relax, e partenza per Roma alle 15:15. Come all’andata, bisogna attendere la prima sosta dopo quattro ore di viaggio per svegliarci tutti quanti dal torpore. Di nuovo in marcia, stiliamo il bilancio dei quattro giorni trascorsi insieme, preparando e leggendo al microfono le pagelle degli atleti e del Mister Tortora, tra le risate generali. Alle 23 circa arriviamo in Sezione: il viaggio è finito! Siamo tutti un po’ malinconici: felici per l’indimenticabile esperienza vissuta insieme, tristi perché sappiamo che ne avremo tanta nostalgia! Personalmente, prima di partire pensavo che questo viaggio ci avrebbe permesso di confrontarci con tanti colleghi di tutta Italia, di socializzare e legare con loro, come in una grande famiglia. Credo di esprimere l’opinione di un po’ tutto il gruppo di noi ragazzi, dicendo che inaspettatamente questa esperienza ha principalmente accresciuto e rinforzato la nostra coesione interna e il senso di appartenenza alla nostra Sezione e alla nostra città. Grazie di cuore al nostro Presidente, che ci ha permesso di farci vivere tutto ciò, e grazie a tutto lo staff che insieme a lui ci ha accompagnato in questa avventura: Stefano Mattera, Piero Beffa, Salvatore Di Vilio, Raffaele Cardinali, Maurizio Laudadio, le Signore… e il grande Mister Tortora!
