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Svolta la visita del CRA Lazio alla Sezione di Roma “G. Dattilo”

Grande emozione per gli associati di Roma 1 che lunedi sera, si sono ritrovati per la prima riunione tecnica in presenza dell’anno 2022. Per garantire le attuali misure di sicurezza in materia di contenimento pandemico, l’incontro si è svolto nella cornice della sala congressi del Bv Oly Hotel di Roma, che ha potuto accogliere oltre 160 associati senza alcuna difficoltà.  E quale occasione migliore poteva esserci se non quella di avere come graditi ospiti il Presidente del Cra, Giulio Dobosz e la sua Commissione rappresentata, per impegni associativi di contingenza, da una parte dei suoi componenti: Mirko Benedetti, Giancarlo Lombardi, Antonello GrispigniClaudio Pellegrini, Andrea Sorrentino, Daniele Stazi ed infine presenti anche Gianluca Perna, Nunzio Grasso e Riccardo Poggetti.

visita cra 2Ad aprire l’incontro è stato proprio il Presidente Daniele Doveri, affiancato anche dal responsabile della Commissione Can C Maurizio Ciampi, sempre presente alle iniziative della sua sezione alla quale dedica un saluto ribadendo che la scuola di formazione che avviene in questa regione è un valore da tutelare. Doveri, in parte emozionato nel vedere una platea cosi gremita, rivolge un saluto agli associati presenti alcuni dei quali – tra cui l’ex Presidente Roberto Bonardo – ricorda “sono stati i miei Maestri in un percorso di lavoro e di sacrificio che mi ha portato a ricoprire anche questo ruolo dirigenziale”. Introduce poi il focus della serata, che è quello di essere guidati a capire come possono i ragazzi dell’ots arrivare a salire il primo gradino, quello del Cra, su cosa devono lavorare e quali margini di miglioramento possono avere.

Come sezione abbiamo una gran voglia di star dietro a tutti loro per aiutarli nella loro crescita, vogliamo consegnare loro tutti gli strumenti necessari affinché qualcuno possa coronare il sogno di raggiungere la serie A, ma il nostro impegno primario è che tutti arrivino alla propria serie A”. “Solo il lavoro porta i risultati ” evidenziando poi come la sua squadra profonderà energie per consentire a tutti di lavorare al meglio su se stessi. Si parte con gli interventi di alcuni colleghi della Commissione Cra presenti, al fine di portare dei messaggi chiari a tutte le rappresentanze di questa disciplina.

Mirko Benedetti  – in rappresentanza degli Osservatori Regionali – dà merito agli OA di aver dimostrato passione nel ruolo che svolgono. “ Noi abbiamo un ruolo di servizio, un ruolo defilato ma non marginale.. siamo fondamentali soprattutto in queste categorie perché siamo noi a lavorare sulle basi e sulle fondamenta di un arbitro del futuro, siamo gli allenatori degli arbitri e come tali dobbiamo lavorare sulla competenza regolamentare”.  E poi sprona i colleghi Osservatori Sezionali ad avere coraggio e a rendersi disponibili per arrivare in regione a far crescere arbitri.

visita cra 4Segue poi l’intervento di Giancarlo Lombardi, componente Futsal, che definisce la disciplina del Calcio a 5 come “fantastica da arbitrare”, invitando tutti gli arbitri a “divertirsi con professionalità”. “Andate a fare il meglio che potete, divertendovi, sorridendo ma mantenendo intatta le dedizione, il senso di appartenenza ed il senso di responsabilità che questa disciplina comporta.”. E poi con orgoglio ringrazia tutti gli arbitri che in questo periodo si impegnano a vestire il ruolo richiesto senza distinzioni di appartenenza all’una o all’altra disciplina ma soprattutto portando tanta qualità.

E’ poi il momento di Claudio Pellegrini, responsabile del gruppo assistenti del Cra, che nel ribadire il delicato tema dell’emorragia di arbitri ad ogni livello, lo sposta anche sul piano assistenti, rilevando una importante criticità che richiede costante supporto anche da altri organi tecnici. “Sono qui per informarvi del ruolo dell’assistente, che oggi è una figura che coadiuva e supporta l’arbitro al 100%, e consiglio tutti coloro che riconoscono nel loro percorso la possibilità di cambiare veste, di togliersi ulteriori soddisfazioni, cimentandosi in questa disciplina”.

Con la sua nota capacità di arrivare dritto al punto, Dobosz apre il suo intervento partendo dai ringraziamenti a tutti coloro – Presidenti, Organi Tecnici, Segretari, Consiglieri Sezionali, Arbitri e Assistenti– che in questo lungo periodo di grandi difficoltà hanno saputo continuare a lottare affinchè il movimento potesse svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi possibili. Condivide poi il delicato problema degli organici – di gran lunga ridotti nel post pandemia – a causa del quale molti colleghi con passione e sacrificio si cimentano anche a fare due gare alla settimana a supporto di tutte le richieste e prescindendo dalle categorie di appartenenza. “A loro va un grazie particolare mio e di tutta la mia Commissione per l’impegno costante che non ci fate mancare”.

Nel suo intervento, Dobosz riporta ai presenti quelle che sono le poche ma essenziali caratteristiche di un arbitro idoneo ad arrivare in regione: “Non vogliamo un arbitro bello ma… iniziamo con l’avere un arbitro che corre, che è sempre dietro all’azione , che sia capace di essere sempre sulla stessa linea di visione dei calciatori..” continua Dobosz. “Vogliamo  arbitri curiosi, che vadano a cercare l’episodio, vadano a vedere cosa succede, quale sia il problema e con competenza regolamentare siano capaci di risolverlo.”  E riporta un concetto che gli è proprio: “Ci sono cose necessarie e cose possibili ma se si fanno entrambe si può arrivare a fare cose ritenute impossibili”.

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Rivolgendosi poi alla platea, ricorda a tutti quelle che sono in primis le regole dell’appartenenza a questa associazione e a questa disciplina, ovvero quella di rendersi disponibili e rispettosi verso il compito che si è chiamati a svolgere. “Questa è un’attività che Voi avete scelto, nessuno vi ha obbligato ma se la fate dovete essere coerenti con la scelta che avete fatto”. Con grande pathos il Presidente Dobosz trasmette un messaggio chiaro e inconfondibile: tutte le energie dei formatori devono essere profuse per far crescere tecnicamente e comportalmente gli arbitri, perché è su questo che si basano gli arbitri del futuro. A tutti gli arbitri e assistenti presenti, suggerisce di mantenere sempre un comportamento idoneo ad indossare quella divisa: precisione, puntualità, concentrazione, allenamento, capacità di valutazione di fronte all’imprevisto, studio costante del regolamento sono ingredienti imprescindibili ed i fatti dimostrano che non sussiste neanche un limite di genere perché tante sono le associate che hanno raggiunto risultati importanti alla pari -o forse di più – di colleghi uomini.

Si sofferma poi rammentando l’importanza del post-gara che deve essere affrontato con il medesimo senso di responsabilità, precisione e concentrazione che si deve avere prima e durante la gara. Con fermezza ribadisce che “Noi vi difenderemo sempre da un punto di vista tecnico, saremo sempre pronti a sostenervi, ma da Voi ci aspettiamo il massimo dell’impegno, del lavoro e del sacrificio. Comportatevi sempre come portatori di regole e di educazione, non arrendetevi mai dietro ad un voto meno favorevole perché è proprio li che inizia la vostra crescita”. E poi rivolgendosi al Presidente Doveri risponde “Come deve essere un arbitro che arriva al Cra? Deve essere un arbitro che si impegna, che lavora, che si sacrifica, ma fa tutto questo divertendosi!

Una riunione che si conclude tra i saluti e gli applausi di una platea, che ha poi proseguito la serata fermandosi alla cena organizzata nella medesima location, a riprova che lo stare insieme è uno degli elementi che maggiormente contraddistingue quel senso di aggregazione che a tutti è mancato. C’è bisogno di tornare alla normalità, c’è bisogno di tornare a parlare di quello che più ci piace e rappresenta. “Divertirsi con professionalità”, è il messaggio chiave che il Presidente Doveri e tutti i presenti hanno condiviso in un clima ritrovato di grande amicizia.

Redazione – AIA Roma “G. Dattilo”