Sabato 17 novembre la sezione di Roma 1 ha ospitato uno degli appuntamenti regionali dell’O.A. Day per la stagione 2018 / 2019.
Tutti gli osservatori delle sezioni si Roma 1 e Ostia Lido sono stati chiamate per l’appuntamento voluto dal Settore Tecnico dell’Associazione Italia Arbitri quale segno di attenzione per una figura fondamentale per la crescita degli arbitri.
A fare gli onori di casa sono stati il presidente della sezione di Roma 1, Roberto Bonardo e il vice presidente <b che, dopo i saluti di rito, hanno subito passato la parola agli ospiti. Sono intervenuti il responsabile osservatori del CRA Lazio, Roberto Bellosono, il componente del CRA Lazio, Domenico Trombetta e i componenti del Settore Tecnico – Area Formazione: Modulo Perfezionamento tecnico e valutazione tecnica, Sergio Coppetelli e Giorgio Fortunati.
“Abbiamo vissuto un momento associativo che ci consente di migliorare il nostro bagaglio tecnico”, ha spiegato Domenico Trombetta, “Errore è condivisione e crescita. Trasformiamo giovani arbitri in arbitri uomini anche nella vita”.
Un pensiero anche a quanto accaduto all’arbitro Riccardo Bernardini della sezione di Ciampino, che domenica 11 novembre è stato vittima di un’aggressione al termine di una gara di Promozione. In riferimento a questo evento Roberto Bellosono ha chiesto agli osservatori di andare, a partire dal prossimo fine settimana, a supportare con il pensiero gli arbitri designati, affinché vadano in campo con serenità, senza farsi prendere dal nervosismo per quanto accaduto.
L’O.A. Day ha previsto anche quest’anno quiz tecnici e la visione di una gara. Coppetelli e Fortunati, estrapolando alcuni passaggi dalla gara visionata, hanno spiegato che vari aspetti come disciplinare, comportamentale e aspetto tecnico e atletico.
“La nostra funzione”, hanno spiegato, “è quella di osservare, analizzare e trasmettere all’arbitro nei momenti di difficoltà le loro potenzialità”. Per questo motivo gli osservatori devono tenere conto delle componenti biologiche di ragazzi che vanno dai 15 anni ai 19. Gli O.A. sono talent scout e qualsiasi loro commento rimane impresso nei ragazzi: per questo bisogna dare il giusto peso alle parole, analizzando singolarmente i vari aspetti.
Antonio Ranalli