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Stefano Mattera: un nuovo corso per la sezione di Roma 1

 

Stefano Mattera PresidenteUnità e partecipazione. Queste le parole che il presidente di Roma 1, Stefano Mattera, a due mesi dalla sua elezione, ha voluto rimarcare per spiegare il nuovo corso che la sezione di Roma 1 si appresta a vivere per il prossimo quadriennio olimpico. Arbitro Benemerito, nell’Associazione Italiana Arbitri dal 1977, Stefano Mattera ha vissuto da arbitro momenti importanti che lo hanno portato fino alla CAN D dove è stato per cinque stagioni (dal 1987 al 1993), per poi diventare osservatore iniziando dal CRA Lazio e per tornare proprio alla CAN D dove è stato per ben cinque anni. Da dirigente è stato al CRA Lazio per quattro anni con l’allora presidente Cesare Sagrestani, altri tre da vice presidente con Alessandro Cavanna, e gli ultimi tre anni con Luca Palanca e l’attuale presidente Giulio Dobosz.

Nel mezzo anche esperienze in sezione prima da vice presidente a Roma 2 (dal 1998 al 2001) e poi a Roma 1 dove è stato per dieci anni vice presidente con Roberto Bonardo e dove ha sempre ricoperto l’incarico di responsabile dell’Organo Tecnico Sezionale di Calcio a 11. Proveniente da una famiglia di arbitri (suo fratello Massimo è stato arbitro in CAN C, mentre il figlio Matteo, attualmente osservatore, è stato arbitro in CAI e poi assistente in CAN D), Mattera è stato eletto lo scorso 21 dicembre presidente della sezione “Generoso Dattilo”. In un momento in cui i campionati giovanili e dilettantistici sono fermi, il presidente ha voluto tracciare un primo bilancio dal suo insediamento.

La prima domanda è d’obbligo. Dopo la tua proclamazione hai subito invocato all’unità e ricordato di essere il presidente di tutti. Quali iniziative hai subito messo in atto?
Sono stato eletto dopo due competizioni elettorali molto accese. Anche a chi non mi ha votato ho subito detto che la mia presidenza sarà caratterizzata da unità e partecipazione. Sono il presidente di tutti gli associati e la porta della mia stanza sarà sempre aperta a tutti. Non è più tempo di divisioni, ora dobbiamo marciare uniti per raggiungere obiettivi che sono comuni a tutti.

I campionati sono fermi e da parte degli associati c’è tanta voglia di tornare in campo. In attesa del ritorno alla normalità come sono state organizzate le attività?
La sezione è ripartita sotto l’aspetto tecnico. La prima riunione plenaria, che si è svolta in modalità webinar, ha visto la partecipazione di oltre 250 associati. Ogni mese è in programmazione una riunione tecnica per gli arbitri e osservatori di calcio a 11 e una per quelli di calcio a 5. A questi si aggiungono degli incontri specifici per gli appartenenti all’Organo tecnico sezionale di calcio a 11, divisi in gruppi, così da fare lezioni mirate su vari aspetti tecnici. Abbiamo anche fatto un incontro con i ragazzi che stanno frequentando il corso arbitri e il nostro associato della CAN, Daniele Doveri. I corsi arbitri e osservatori stanno proseguendo e vedo forti motivazioni tra i partecipanti.

Per quanto riguarda gli associati appartenenti al CRA Lazio e agli organi tecnici nazionali, come è la situazione?
Purtroppo anche i campionati regionali sono fermi. C’è in discussione la ripresa del solo campionato di Eccellenza. Sono in costante contatto con il presidente del CRA Lazio, Giulio Dobosz. I ragazzi sono seguiti dai propri organi tecnici e svolgono attività online come avviene in sezione, con l’ausilio di video. E’ importante tenere viva questa passione in attesa di tornare in campo. A livello nazionale sono meno impegnati gli arbitri in forza alla CAI, in quanto al momento hanno solo la Serie C femminile, mentre in CAN D, CAN C, CAN e CAN 5 i nostri associati escono regolarmente e stanno svolgendo ottimi campionati.

Parliamo ora della sezione. Quali sono state le prime iniziative intraprese?
Con il consiglio direttivo abbiamo deliberato un progetto legato al rinnovamento dell’immagine sezionale, che porterà alla realizzazione di un nuovo sito Internet e anche di un nuovo logo, che sarà scelto attraverso un contest aperto a tutti gli associati. A questo si aggiungerà una maggiore attività sui social network sia per far conoscere la sezione che per avvicinare nuovi potenziali associati. Abbiamo inoltre svolto i corsi di antincendio e di primo soccorso. Tra i progetti in cantiere c’è anche quello di aprire la nostra sezione a iniziative in favore dei cittadini diversamente abili.

Quest’ultima iniziativa si ricollega anche quanto annunciato dal nuovo presidente dell’A.I.A., Alfredo Trentalange che all’assemblea nazionale ha annunciato di aprire l’associazione a chi ha disabilità compatibili con lo svolgimento dell’attività arbitrale. Come hai accolto l’elezione di Trentalange?
Come sezione abbiamo sostenuto la sua candidatura. Ho visto nella sua persona una grande possibilità di rinnovamento dell’A.I.A., sia dal punto di vista tecnico che organizzativo. SI è presentato con un programma importante. Ovviamente non va dimenticato quanto fatto in passato dal presidente uscente Marcello Nicchi, che comunque ha raggiunto importanti traguardi. All’elezione di Alfredo Trentalange si è aggiunta anche l’elezione di Carlo Pacifici nel Comitato nazionale (in rappresentanza della macro regione centro), riportando così Roma 1 nel massimo organismo dell’A.I.A.
Siamo molto contenti per la sua elezione. Roma 1 mancava nel Comitato nazionale da circa 15 anni, da quando era vice presidente Cesare Sagrestani. Carlo ha un curriculum importante da arbitro e dirigente, e un grande spessore umano e tecnico. Sarà una persona di riferimento non solo per Roma 1 ma per tutto il Lazio.

Antonio Ranalli

Redazione Sezione di Roma “G. Dattilo”