Arbitri e osservatori insieme per un confronto sul regolamento e sulle principali disposizioni tecniche. Questa la principale novità introdotta dallo Stage formativo di metà campionato dell’Organo Tecnico Sezionale di calcio a 11 della sezione di Roma 1. Per la prima volta arbitri e osservatori hanno svolto insieme un raduno: prima con incontri distinti e poi tutti insieme in assemblea plenaria per analizzare criticità e aspetti positivi delle performance arbitrali degli associati.
Quest’anno l’appuntamento di metà stagione si è svolto in due giornate distinte. Nel pomeriggio di sabato 17 febbraio, al Campo “Antonio Sbardella”, gli arbitri dell’Organo Tecnico Sezionale sono stati impegnati nei consueti test atletici (40 metri e yo yo test). Risultati complessivamente molto positivi. Come ha spiegato l’O.T. Luca D’Aquino dall’analisi dei risultati ci sono stati notevoli miglioramenti rispetto ai testi di settembre, che coincidono con la ripresa dei campionati. Inoltre ampi margini di crescita si sono registrati anche tra gli arbitri provenienti dall’ultimo corso che, nel giro di un mese, anche grazie alla frequentazione dei poli di allenamento (con frequenza da parte degli associati in notevole crescita), hanno migliorato le loro performance nello yo yo test. In questa giornata si è distinto l’arbitro Simone Mellaro che allo yo yo test ha raggiunto 20.1.
Tutti sono poi stati riconvocati sabato 24 febbraio, nel teatro della Parrocchia Santa Maria Mater Ecclesiae, per una giornata di lavori. Presente buona parte del direttivo di Roma 1, guidato dal presidente Roberto Bonardo e dal vice presidente Giulio Corsi, e tutto l’Organo Tecnico di calcio a 11: Marcello Cacciamani e Alessandro Fagnani per juniores e terza categoria, e Luca D’Aquino, Luciano Spigarelli e Stefano Squarcia per giovanissimi e allievi. Contemporaneamente si è svolto il raduno di metà campionato anche per gli osservatori, convocati dagli O.T. Salvatore Di Vilio e Gianluca Zamporlini. Complessivamente erano presenti oltre 200 associati.
I lavori della mattina si sono svolti in aule separate. Gli arbitri hanno svolto prima i quiz tecnici (migliore risultato, con 0 errori, quello di Denis Cornel Pal) e poi hanno iniziato la prima parte del raduno, incentrata sulle criticità emerse nel corso della prima parte dei campionati, relativi non solo a questioni tecniche ma anche a tutto il pre gara. Il tutto è stato supportato da video realizzati dagli O.T. nel corso di gare che hanno visto in campo associati di Roma 1. Conoscenza regolamentare, coerenza tecnica, tempestività nell’individuazione dei falli e credibilità sono stati i punti che gli O.T. hanno tenuto maggiormente a sottolineare, spiegando che senza una delle prime tre caratteristiche non ci può essere “credibilità” per l’arbitro. Stesso lavoro per gli osservatori.
Nel pomeriggio, subito dopo il pranzo, arbitri e osservatori si sono ritrovati insieme in aula per un confronto su regolamento, prestazione in campo e disposizioni tecniche. A tutti è stata proposta la sintesi, con le situazioni più significative, di una gara diretta da un collega in forza all’Ots. A turno è stato chiesto ad arbitri e osservatori di commentare l’episodio specifico e, nel caso dei direttori di gara, veniva chiesto come avrebbero agito in una situazione analoga. Come ha spiegato Gianluca Zamporlini “questo confronto tra arbitri e osservatori serve per far capire ai ragazzi quello che chi ha più esperienza deve portare negli spogliatoi a fine gara. E dal punto di vista degli osservatori anche per essere proporzionati in quello che noi vediamo”. L’O.T. Alessandro Fagnani ha ricordato ai ragazzi che non “dovete vedere l’osservatore come un vostro nemico”. Si è discusso molto della coerenza disciplinare che deve essere tenuta nel corso della gara: efficacia disciplinare, utilizzo del richiamo ufficiale e immediatezza del provvedimento devono essere sempre ben tenuti a mente. Soddisfatto per la riuscita dello Stage di metà campionato è stato il presidente Roberto Bonardo, che ha elogiato il lavoro svolto e le novità introdotte dagli O.T. , spiegando che “siamo sulla strada giusta”. Antonio Ranalli