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“Bisogna sempre avere un atteggiamento da arbitro”. Lo ha detto il presidente del CRA Lazio, Luca Palanca, in occasione della riunione annuale della sezione di Roma “Generoso Dattilo” con la Commissione Regionale Arbitri Lazio. Una sala gremita in ogni ordine di posto ha salutato, lunedì 1 dicembre, la nuova commissione regionale ed il presidente Palanca, che proprio nella sua sezione ha tenuto un appassionante discorso rivolto soprattutto ai giovani arbitri. Accanto al presidente Palanca c’era il suo vice Riccardo Tozzi e, in platea, buona parte dei componenti della commissione regionale.

A portare il saluto di tutta la sezione è stato il presidente di Roma 1, Roberto Bonardo, che nel ringraziare Palanca e tutta la commissione, ha ricordato al neo presidente del CRA Lazio che “quando hai smesso di arbitrare sei venuto con molta umiltà qui in sezione”. Prima dell’inizio della riunione c’è stato lo spazio per omaggiare lo stesso Palanca e gli altri due componenti del CRA appartenenti alla sezione di Roma 1, ovvero Francesco Massini e Marco Alessandroni. I tre associati, protagonisti di una carriera ad altissimi livelli tra Serie A e campi internazionali, hanno firmato una loro foto che sarà inserita nella “Hall of Fame” della sezione di Roma 1, iniziativa avviata con successo dai componenti del Consiglio Direttivo Nunzio Grasso ed Alessandro Paone.

Dopo l’omaggio video a Luca Palanca, con alcuni dei momenti che hanno caratterizzato la sua prestigiosa carriera arbitrale, il presidente del CRA Lazio ha dato il via ad una riunione che ha suscitato interesse ed apprezzamento tra tutti i presenti. “Grazie per questo ricordo”, ha esordito Palanca, “Sono nato proprio qui, 25 anni fa, con il mio primo presidente di sezione, Claudio Romano, una grande persona. Voglio dire grazie a tutte le persone, come Sergio Bonolis, che mi hanno fatto crescere e fatto innamorare dell’arbitraggio”. Il presidente, per iniziare la sua lezione, ha mostrato il video “Prendi la strada”, che ha fatto da preludio al suo intervento. “Quando ho iniziato”, ha ricordato Palanca, “una volta fatto il corso, andavo nei campi di periferia e pensavo “chissà se un giorno anche io potrò andare a fare una partita in promozione, serie D, C, B, A….”. Ricordo ancora quando con grande emozione ho messo piede dentro lo stadio Flaminio, che io guardavo con ammirazione dai finestrini dell’autobus mentre andavo a scuola. Questo per dirvi che ognuno di voi può aspirare alla sua “serie A”. Forse nella mia carriera sono stato anche fortunato. Ma la fortuna bisogna accompagnarla. Per questo bisogna avere sempre un atteggiamento da arbitro”. Il presidente del CRA Lazio ha così iniziato a spiegare alcuni aspetti imprescindibili per un arbitro, a partire da quello comportamentale. “Sapete dove ci stressano di più le squadre di calcio? Non sull’aspetto tecnico, perché un arbitro può sbagliare, ma sul comportamento. Ci stiamo impegnando molto nel far crescere gli arbitri e provare sempre più i giovani nelle categorie regionali. I campionati stanno andando bene. Abbiamo qualche problema solo in seconda categoria: ogni tanto qualcuno ritorna con qualche giorno di prognosi. Una cosa che dispiace molto”. Per questo il presidente Palanca ha fornito agli arbitri alcuni preziosi consigli. “Innanzitutto è importante sapersi presentare in campo”, ha spiegato, “non bisogna essere arroganti e presuntuosi, soprattutto con l’addetto all’arbitro. La parola è “Rispetto”. Se non siamo i primi, gli altri non ci rispettano”. Importante è anche l’atteggiamento fuori dal campo. “Facebook e i social network in generale sono molto pericolosi”, ha affermato il numero uno di Via Tiburtina, “Come CRA raccomandiamo a tutti di non scrivere di calcio su Facebook. Poi c’è il comportamento allo stadio. Qualche settimana fa, proprio qui a Roma 1, Roberto Rosetti ricordava che aveva iniziato a fare l’arbitro proprio per avere la tessera ed andare allo stadio gratis. Gli arbitri però devono avere un atteggiamento decoroso anche quando vanno ad assistere ad una gara di calcio, devono difendere l’arbitro fino alla fine. “Siete arbitri, rappresentate l’Aia e la sezione di Roma 1. Essere di Roma 1 ha un peso enorme per la storia della sezione e degli arbitri ne hanno fatto parte”. Palanca ha concluso il suo intervento spronando gli arbitri a fare sempre meglio ricordando però che “senza sacrifici non si va da nessuna parte”.

E proprio sulla scia del discorso di Palanca, il vice presidente Riccardo Tozzi ha ricordato a tutti i presenti che “l’Aia è una piramide difficile da scalare. Per fare questo servono impegno, voglia e motivazione. Questo deve avvenire sin dall’inizio della settimana quando spingete negli allenamenti. Perché dovete abituarvi a superare le difficoltà quando arrivate al limite della vostra prestazione atletica. Dovete abituarvi a rimettervi in gioco e considerare l’errore come parte del proprio lavoro”. La conoscenza del “Regolamento” è importante per “decidere bene nei momenti cruciali della partita. Inoltre, cercate di trarre esperienza dai vostri colleghi, dal racconto degli episodi delle loro gare. Il peggior nemico di un arbitro è se stesso. Ai più giovani dico che avete in mano il vostro destino. L’insuccesso è vostro e di nessun altro”.

In chiusura di serata per il presidente Palanca è arrivato il momento di presentare tutta la commissione. “Il 4 luglio scorso, quando è arrivato questo incarico, ci siamo rimboccati le maniche. Non è stato semplice. Voglio innanzitutto ringraziare chi mi ha preceduto, ovvero Nazzareno Ceccarelli ed il suo team, per il lavoro svolto. Per questo ho cercato di costruire la nuova squadra con le migliori professionalità”. Alla segreteria Giuseppe Quaresima il quale ha ricordato agli associati di essere “professionali anche nel terzo tempo, nella compilazione del referto” e di avere sempre “forza di volontà e determinazione”. Applausi per Antonello Grispigni, associato di Roma 1 chiamato all’amministrazione del CRA per tenere sotto controllo i conti.
Marco Sacco e Luigi Galliano, responsabili dell’area Assistenti, hanno ricordato che nel Lazio “abbiamo un numeroso gruppo di assistenti e per questo abbiamo una grande responsabilità. Vogliamo stimolare chi decide di intraprendere questa strada, perché fare l’assistente è una grande opportunità”. Giovanni Garito, che segue la Prima Categoria (insieme a Gennaro Palazzino) ha rimarcato le potenzialità del suo giovane gruppo di arbitri, mentre Marco Alessandroni e Simone Brotto hanno analizzato l’andamento della seconda categoria. “Ci sono difficoltà con alcune società”, ha spiegato Alessandroni, “Alcuni dirigenti si lamentano che ci sono arbitri troppo giovani ed inesperti. In realtà siete bravi e presenti”. Quello di seconda categoria è un campionato che, secondo Simone Brotto è “molto impegnativo. E’ una categoria di formazione per gli arbitri, che per questo devono dirigere sempre con coscienza e conoscenza delle regole”. La Regione Lazio coordina oltre 10 mila gare. Per il coordinatore OTP/OTS, Antonio Di Blasio “siamo arrivati a dei risultati eccezionali. Un plauso va anche al presidente Roberto Bonardo. Ogni settimana Roma 1 si accolla l’onere di smistare anche alle altre sezioni tutte le oltre 300 gare che si svolgono nel territorio provinciale”. Uno sguardo anche all’attività degli osservatori con Roberto Bellosono, responsabile dell’area con Emiliano Mascherano. “Quest’anno abbiamo cambiato tante cose”, ha spiegato Bellosono, “Il settore tecnico ha chiesto agli osservatori un grande sforzo. Ricordo a tutti gli arbitri che l’osservatore è sempre dalla parte vostra. Cerca di darvi una mano per farvi fare meglio nella gara successiva. Mettetevi sempre in discussione e cercate di avere umiltà e coraggio e provate a mettervi dal punto di vista dell’osservatore”. Il gran finale è stato riservato al Calcio a 5, area guidata al CRA Lazio da un altro associato di Roma 1, Francesco Massini, e da Catello Abagnale. “Il Calcio a 5 sta andando benissimo”, ha concluso Massini, “e Roma 1 ha arbitri interessanti. Ci sono tanti ragazzi che stanno crescendo. Questo fa sperare anche in funzione del prossimo anno, quando nel Lazio sarà introdotto il secondo girone nella serie C. Sono contento di essere nella mia sezione, che ha dato i natali a grandi arbitri. Voglio ringraziare il vice presidente Pietro Taranto, grande formatore di arbitri e uomini. La sezione di Roma 1 può dare tanto al Calcio a 5. Ho bisogno di allargare l’organico a gennaio. Avete tutte le strade per intraprendere il Calcio a 5 nel miglior modo possibile”. Antonio Ranalli