Un approfondimento della Circolare n. 1, in vista della partenza di tutti i campionati provinciali, è stato al centro della prima riunione tecnica della stagione di Roma 1, riservata agli arbitri appartenenti all’Organo tecnico sezionale di calcio a 11. Relatore della serata è stato il componente dell’Ots e membro del Settore Tecnico dell’AIA: Modulo Perfezionamento valutazione tecnica , Andrea Sorrentino (nella foto di Sara Mainella). Alla riunione erano presenti anche alcuni associati appartenenti agli organi tecnici nazionali come Federico La Penna, Valerio Marini e Francesco Fourneau, che hanno coadiuvato Andrea intervenendo su alcune fattispecie regolamentari. Sorrentino, sulla base di quanto già fatto al raduno di inizio stagione, ha voluto chiarire alcuni nuovi concetti che devono entrare nella terminologia dell’arbitro. In particolare dal punto di vista della punibilità disciplinare, come nei falli di mano e nell’ex condotta grave sleale, il termine “DOGSO” (“Denying Obvious Goal Scoring Opportunity”, negare l’evidente opportunità di segnare una rete).
Proprio sul fallo di mano Andrea Sorrentino ha spiegato che “il regolamento NON vuole che venga comminata un’ammonizione per fallo di mano se non vi è una promettente azione d’attacco”, chiarendo così il concetto di “Promising Attack”. L’arbitro CAN B, Valerio Marini ha ricordato che nella valutazione del fallo di mano per una “promising attack” bisogna sempre tenere presente il numero e la posizione dei difendenti, la distanza e la posizione dalla porta e la direzione del pallone. A tal proposito Francesco Fourneau della CAN PRO ha ricordato di fare attenzione al cross: “in questo caso il giallo non c’è mai. Non la considerate un’azione promettente”. Tra le diverse novità introdotte dalla Circolare n. 1 sono state affrontante, nel corso della serata, anche le nuove disposizioni sui tiri di rigore (come la scelta della porta, che viene esclusivamente determinata dal sorteggio, fatto salvo particolari situazioni ambientali e atmosferiche) e le infrazioni commesse da calciatori e dirigenti. Antonio Ranalli