Il raduno dei nostri ragazzi della CAN PRO è da pochi giorni terminato, dopo aver ricevuto il testimone dai colleghi della CAN A. Nell’ormai storica cornice di Sportilia i nostri arbitri Valerio Marini, Andrea Morreale e Alessio Petroni e gli assistenti Mohamed Atta Alla, Antonello Grispigni, Giuseppe Servilio e Stefano Squarcia facenti parte del gruppo Centro-Sud sono stati accolti dalla Commissione guidata dall’inossidabile Stefano Farina, e composta da Nicola Ayroldi, Piero Ceccarini, Gabriele Gava e Sandro Rossomando.

In seguito ai consueti test atletici e tecnici, Farina ha innanzitutto focalizzato l’attenzione sui neo immessi infondendo loro un forte senso di responsabilità dovuto al fatto che “da un mondo di dilettanti vi ritrovate in uno di professionisti. In Lega Pro il risultato di una gara non è solo un risultato sportivo ma anche un risultato economico. Ora siete arbitri e assistenti professionisti e dovete sentire questa responsabilità.” Ai nuovi e ai più esperti, Farina si è mostrato come un vero e proprio allenatore, richiamando i suoi ragazzi a “imparare a fare le cose facili senza cercare complicazioni, (…) non subire i leader delle squadre, imparare a cogliere il key-moment delle gare, migliorare la collaborazione, l’allineamento e il wait and see”.

Quanto di positivo resta nell’animo dei nostri 7 “pro” è sicuramente dettato dalle parole conclusive di Farina, che afferma: “L’arbitraggio è insieme passione e sofferenza; ognuno di voi deve avere la forza per domandarsi quali punti deve migliorare e aiutarsi innanzitutto da solo. Non lasciatevi abbattere, un singolo errore non pregiudica la vostra carriera, rialzatevi e riprendete a lottare. Sono le sfide e le avversità che formano il vostro carattere e sono sicuro che ognuno di voi ha le possibilità per poter raggiungere i propri obiettivi.”
E siamo sicuri che in questo mare in tempesta che è il calcio italiano, i nostri ragazzi riusciranno a mantenere sempre dritta la rotta, verso i grandi obiettivi che meritano. Avanti, miei PROdi! Nunzio Grasso