Logo AIA FIGC Roma 1

La nostra sezione è ancora una volta protagonista dinanzi a uno scenario importante quale è lo Stadio Flaminio.Presentata da Giorgio Martino, storica firma del Corriere dello Sport, in una cornice di pubblico di tutto rispetto (circa 1500 persone) il 18 maggio si è svolta la finale del Torneo “Corriere dello Sport – Junior Club” che per la categoria Juniores ha visto fronteggiarsi l’ I.S.I.S. “De Begnac” di Ladispoli e l’I.I.S “Piazza della Resistenza” di Monterotondo,. La terna dell’incontro era composta dai nostri A.E. Luca D’Aquino e dagli A.A. Giorgio Rinaldi e Gianluca Perna, con Andrea Ancora nelle vesti di IV Ufficiale. L’incontro è stato più che combattuto e acceso sotto molti punti di vista; l’agonismo ed i suoi eccessi l’hanno fatta da padrone in una gara terminata 2-2 nei tempi regolamentari, con 4 espulsioni (2 per ciascuna squadra), e terminata ai tiri di rigore con il risultato finale di 6-3 per i ragazzi di Monterotondo. Accompagnati alla premiazione dagli “angeli custodi” Gianluigi Ruffini e Andrea Sportelli, venivano premiati insieme alla quaterna anche i nostri A.A. Vittorio Filabozzi e Nunzio Grasso, protagonisti insieme ad Andrea Ancora della finale dello Junior Club per la categoria Allievi giocata lo scorso 15 maggio allo Wellness Town tra il Liceo Scientifico “Pasteur” e l’ I.T.C. “Di Vittorio-Lattanzio” (entrambi di Roma), vinta da quest’ultima per 3-1. Al momento della premiazione, i nostri associati hanno ricevuto trofei e targhe commemorative da tutti gli ospiti presenti all’evento, a cominciare dagli organizzatori del torneo, Mauro Casali (Resp. Wellness Town) e Gildo Giannini (padre di Giuseppe, ex capitano della Roma), dal Dott. Andrea Abodi, Presidente della Lega Serie Bwin, da Alessandro Vocalelli, direttore del Corriere dello Sport, dal campione di pugilato alle Olimpiadi di Roma 1960 Nino Benvenuti, da Alessandro Cochi, Consigliere del Comune di Roma Capitale con delega allo Sport; da tutti loro sono giunti i complimenti per la direzione di gara e per l’attività arbitrale in senso lato che ci impegna ogni settimana. Un’ esperienza incredibile e soprattutto divertente per i cinque colleghi protagonisti di questo evento, ospiti di un impianto che purtroppo finora veniva soltanto utilizzato per le competizioni internazionali della nazionale di rugby, ma che in passato ha visto numerose glorie calpestare quel manto erboso. Nunzio Grasso