Roma 1 celebra tre associati per i 110 anni dell’AIA il 17 giugno 

Roma 1 Celebra i 110 anni dell’AIA ricordando Dattilo, Menegali e Bonolis

Emozione, commozione, sorrisi e ricordi di una storia che non si dimentica: questo il mood che ha caratterizzato, giovedi 17 giugno,  la riunione conclusiva della stagione 20/21, dedicata all’iniziativa dei 110 Anni dell’AIA. Un momento che è arrivato al cuore e alla memoria di tutti i partecipanti la cui emozione non è stata influenzata dalle note problematiche tecniche a causa delle quali non è stato possibile condividere il materiale video preparato dalla redazione per l’occasione. Il Presidente Stefano Mattera, apre la riunione ricordando il tema della serata e lasciando al collega e amico Carlo Pacifici, componente del Comitato Nazionale, il saluto ed il racconto dello spirito con cui nasce l’iniziativa, fortemente voluta dal Presidente Trentalange e dalla sua squadra .

Carlo ricorda la nascita dell’Aia, avvenuta nel 1911 presso il ristorante l’Orologio a Milano e spiega come il desiderio di celebrarla nasca dal senso di orgoglio e di appartenenza ad una associazione la cui storia è degna di essere ricordata.“Attraverso le nostre radici dobbiamo costruire il nostro futuro…perché chi crede davvero in questo percorso, porterà con sè per tutta la vita il ricordo di ciò che ha vissuto”, riferendosi anche all’esperienza avuta qualche giorno prima nel consegnare la pergamena ai 75 anni di tessera di un associato di Modena. E conclude con un messaggio rivolto anche ai più giovani: “ L’Aia non ti fa diventare né più famoso né più ricco, ma farne parte sarà sempre un segno distintivo nel Vostro percorso di vita.”

Si entra poi nel merito della serata, ed il Presidente presenta i nomi dei tre associati che la Sezione, non con poche difficoltà per l’elevato numero di associati papabili, ha scelto di ricordare e di celebrare per aver lasciato un segno nella storia di Roma “Generoso Dattilo”. Per l’appunto, il primo nome, non poteva che essere il grande Generoso Dattilo, che dà il nome alla Nostra Sezione: “Mi piace ricordare”, continua Mattera “che tra i tanti successi è stato anche nominato Commendatore della Repubblica Italiana”. Il suo ricordo viene affidato ad uno dei pochi presenti che hanno avuto l’onore di conoscerlo personalmente, Carlo Bravi.

Un racconto dal fortissimo impatto emotivo quello che Carlo Bravi ha condiviso con la platea, scovando negli angoli della sua memoria senza trascurare dettagli di situazioni lontane nel tempo ma vive nel suo cuore e nei suoi ricordi. “E’ stato un grandissimo Dirigente e Presidente, sempre vicino e a disposizione degli arbitri appena arrivati in Sezione come di quelli che viaggiavano a livelli internazionali”. “Si è battuto per la nostra Aia e per la nostra Sezione trasmettendo valori comportamentali che lo hanno reso indimenticabile nella storia.”

Carlo Bravi, fa poi riferimento a come Generoso Dattilo fu definito, “l’anti-rigorista” a causa del basso numero di calci di rigore assegnati durante la sua carriera. Un appellativo immeritato, poichè lui riteneva che “il rigore doveva essere una sanzione adeguata ad una certissima e inoppugnabile interruzione perché sarebbe stato quasi certamente un goal”. Tra gli altri, vanno ricordati il Premio Mauro e la Medaglia D’oro che gli fu assegnata quale migliore arbitro del mondo. “Ogni mio successo arbitrale, era un suo orgoglio personale…è stato un Maestro, un grandissimo Presidente da cui ho avuto l’onore di ricevere tanti insegnamenti”, conclude Carlo Bravi, la cui testimonianza arricchisce la platea per la genuinità delle sue parole.

Il secondo nome, Sergio Bonolis, “l’educato amico del Calcio”, come lo ricorda Mattera, viene celebrato dai ricordi vivi di Antonello Aronne, che non riesce a trattenere l’emozione.” Per me parlare di lui, equivale a prendere il Premio Mauro, e mi fa sentire ancora più dentro questa Associazione”. Antonello condivide la curiosità legata ai 54 anni di associazione, le cui tessere Bonolis, “aveva unito in un nastro di plastica, collezionandole da quando era diventato arbitro”. Bonolis non ha mai raggiunto vertici di rilievo o incarichi associativi altisonanti, ma nei ricordi di Aronne e di tutti coloro che lo hanno vissuto, è stato un Dirigente che ha rappresentato “ il meglio di quanto un Uomo possa dare ad un gruppo, cosi come è concepita  la nostra associazione”.

E’ stato stimato e rispettato per ciò che ha dato sui campi, sulle tribune. “E’ stato un punto di riferimento vero per tutti gli associati….ti seguiva nei tuoi primi passi della vita associativa e dopo ogni gara ti diceva di comportarti bene, proprio come un vero padre..”. E continua “Non esiste un associato che non abbia di lui un fantastico ricordo..un episodio, un aneddoto che non lo faccia commuovere al solo ricordo”. E a supporto di questo rammenta le standing ovation e gli applausi che accompagnavano gli ultimi momenti in cui presenziava alle situazioni pubbliche.

Emozionanti ed emozionate, le parole di Aronne arrivano dirette nelle menti e nei cuori dei collegati, alternandosi fra sorrisi e qualche nodo in gola, proprio come avviene quando si ricordano i Grandi. “ Pochi sono grandi abbastanza da poter cambiare il corso della storia, ma ciascuno di noi può cambiare una piccola parte delle cose e con la somma di tutte queste azioni verrà scritta la storia della nostra generazione..”, questo il messaggio che conclude l’intervento di Aronne per Bonolis.

Il percorso storico, termina con il terzo nome scelto, Gianfranco Menegali, la cui testimonianza è affidata ad uno dei suoi più grandi amici, Ernesto Vasselli. Il suo intervento parte dal ricordo che proprio il 17 giugno ricorre la data del suo compleanno, e prosegue nella definizione di Menegali come  “ Maestro, nell’arbitraggio e nella vita”. Vasselli, commosso e gratificato per il compito a lui assegnato, ripercorre i numeri della sua carriera arbitrale ma si sofferma di più sull’Uomo Dirigente, momento in cui secondo lui, Menegali ha dato il meglio di sé, esprimendo doti di competenza e sensibilità rare. “ Stare a contatto con i giovani lo esaltava e lo rendeva giovane a sua volta…i ragazzi stavano ore ad ascoltarlo per recepire i suoi consigli ed insegnamenti, frutto della sua grande esperienza”.

Ancora oggi viene ricordato come uno dei migliori talent scout della nostra associazione: molti dei suoi “allievi” hanno raggiunto i massimi livelli arbitrali nazionali ed alcuni anche internazionali (tra questi Giovanna Farinelli e Daniele Doveri). Vasselli conclude condividendo con la platea l’orgoglio di aver potuto collaborare con Menegali contribuendo allo sviluppo del suo progetto di valorizzazione dei giovani arbitri. “Se oggi fosse qui e potesse dare consigli ai giovani arbitri che non lo hanno conosciuto, direbbe di avere grinta, coraggio e di andare avanti sempre a testa alta”, quelle stesse caratteristiche che hanno contraddistinto il suo percorso arbitrale ed umano.

Prima delle conclusioni, il Presidente lascia spazio a qualche collega che vuole esprimere un ricordo su qualcuno dei nomi celebrati. Alessandro Cavanna, nel prendere la parola, si complimenta per il bellissimo ricordo dedicato a Generoso Dattilo, da lui conosciuto solo attraverso la storia, e si unisce agli emozionanti racconti su Bonolis e Menegali, due uomini e dirigenti che ha vissuto appieno e dei quali porta con sé indelebili ricordi. Conclude però, trasmettendo un rammarico, condiviso poi dal Presidente e dalla platea, della poca presenza di giovani colleghi alla riunione dedicata alla storia della nostra sezione e della nostra associazione.

La storia è testimonianza del passato, luce di verità, vita della memoria, maestra di vita, annunciatrice dei tempi antichi.” Cicerone

A tal proposito, il Presidente nel messaggio conclusivo sottolinea che la forza del nostro ruolo, della nostra Associazione e di quello che rappresentiamo, si tramanda anche attraverso il comportamento di ognuno di noi. Dobbiamo tutti ricordare che senza il passato non c’è presente e non si può costruire alcun futuro. Diamo onore a chi ci ha preceduto, perché dall’esperienza del passato, potremo costruire e scrivere le prossime pagine della nostra storia.

Dal Presidente e dal Consiglio Direttivo un augurio di Buona estate a tutti gli associati.

Monia Catelli

Redazione – Sezione AIA Roma “G. Dattilo”