Grande festa a Roma 1 per Daniele Doveri. L’arbitro in forza alla CAN A, infatti, ha festeggiato lunedì 16 gennaio, nella sue sezione, le 100 gare dirette in Serie A. Traguardo avvenuto domenica 8 gennaio a Udine, in occasione del match tra Udinese e Inter. “Una gara”, ha esordito il presidente di Roma 1, Roberto Bonardo, “che si è svolta all’ora di pranzo e che Daniele ha arbitrato molto bene”. Ospiti in sala tanti colleghi, a partire dai nazionali della CAN B, Federico La Penna e Valerio Marini, per arrivare agli associati in forza alla CAN PRO, alla CAN D e alla CAI.
“Dare una ricetta per come si arriva in Serie A?”, ha esordito Daniele Doveri, “A essere sinceri non l’ho trovata. Forse si può trovare nell’approccio che ho messo in questa attività quando ho deciso di farla seriamente. L’ho già detto in altre occasioni. Quando giocavo a calcio per me l’arbitro era una figura che non esisteva. Non mi sono mai sentito uno bravo e quando guardavo gli altri colleghi vedevo sempre in loro aspetti migliori dei miei. Non mi sono mai sentito talentuoso. E’ vero che il talento è importante, ma da solo non basta. Deve essere innaffiato ogni giorno”.
Doveri ha ricordato brevemente la sua carriera. Arbitro dal 1996 ha scalato in pochi anni tutte le categorie regionali, per approdare in CAN D nella stagione 2002 / 2003. Nel 2006 il passaggio alla CAN PRO, per poi arrivare nella stagione 2009 / 2010 nella commissione unica Serie A e B. L’anno successivo, in seguito allo sdoppiamento della commissione, è stato inserito nell’organico della CAN B, per poi arrivare dalla stagione 2011 / 2012 in CAN A.
Per Daniele Doveri è importante “saper riconoscere i propri limiti. Nessuno non ha difetti. Se qualcuno si sente perfetto allora vuol dire che è arrivato”. E proprio su questo tema Doveri ha ricordato l’importanza della sezione, come unico luogo in cui si può essere compresi per eventuali errori commessi in campo e dove si trovano le parole e le soluzioni giuste per tornare con lo spirito giusto in campo.
Sulla sua centesima gara, Daniele Doveri ha raccontato che durante la settimana “temevo un po’ per la partita. Poi però, dopo la sveglia alle 7 – visto che la gara era alle ore 12.30 – una volta arrivato allo Stadio di Udine mi si è cancellato tutto. Ero si emozionato, ma volevo godermi quel momento fino in fondo. La partita è andata molto bene e alla fine sono venuti a brindare nello spogliatoio dirigenti e giocatori. A breve festeggerò questo traguardo anche con i colleghi al raduno di Coverciano”. Il nostro associato ha ammesso di avere ancora oggi “la voglia del ragazzo che viene designato a una partita di giovanissimi e che vuole fare gli allievi” e di guardare ancora al “Daniele che faceva l’Eccellenza, quando tutto quello che si faceva nei 90’ minuti passava sotto la tua decisione”.
Quanto ai ricordi il suo momento più bello è stato quando ha esordito nella massima serie, il 1° marzo 2010 in Chievo – Cagliari, giorno in cui la sezione di Roma 1 ha esposto allo Stadio Bentegodi di Verona l’ormai famoso striscione “Noi tifiamo per l’arbitro” perché “rispetto alla centesima gara quella era la prima volta e la vedi come la raccolta di tutto quello che hai fatto fino a quel momento”. Quanto alla situazione più difficile, invece, Doveri indica la gara Napoli – Novara del 21 aprile 2012. Dopo soli 35 secondi dal fischio d’inizio il nostro associato aveva accusato un dolore alla spalla. “Sono stati i 20 minuti più difficili”, ha ricordato, “mentre mi curavano dovevo decidere se continuare io la gara, oppure lasciare il posto al IV ufficiale di gara, che nel frattempo si stava già scaldando. In quel caso ha prevalso l’istinto dell’arbitro: ho deciso di continuare e alla fine è andata anche bene”.
La serata è stata conclusa dalla proiezione di un video molto bello realizzato dall’associato Nunzio Grasso, che ha raccolto in alcuni minuti i momenti più significativi della carriera di Doveri. Sulle note di “Whatever You Want” degli Status Quo sono passati sul video momenti indimenticabili, dalla prima all’ultima gara (passando per la 10a, 20a, 30a, 40a, 50a, 60a, 70a, 80a e la 90a gara), oltre al primo “derby d’Italia” diretto tra Inter e Juventus e il derby della Mole tra Juventus e Torino. In chiusura anche uno scambio di doni. Il Presidente Roberto Bonardo ha consegnato una targa ricordo a nome di tutti gli associati della sezione di Roma 1, mentre Daniele Doveri ha ricambiato il gesto consegnando alla sezione la maglia indossata in occasione della centesima gara, opportunamente autografata. Antonio Ranalli