Logo AIA FIGC Roma 1

Una settimana di raduno per la CAN D. Un appuntamento che ha visto la partecipazione di un alto numero di associati della sezione di Roma 1, pronti a scendere in campo per le gare della quarta serie del calcio italiano.

Sono stati oltre 700 gli associati A.I.A., che hanno preso parte all’appuntamento, iniziato lo scorso 19 giugno a Sportilia. Anche in questa occasione il raduno è iniziato con gli assistenti arbitrali, per poi prosegue con arbitri e osservatori.

Roma 1 anche quest’anno è stata rappresentata da una nutrita delegazione. A partire dagli arbitri, ben sei, ovvero Andrea Ancora (al quarto anno), i terzi anni Mario Perri e Mattia Ubaldi e i neo promossi Valerio Bocchini, Sebastian Petrov e Alessandro Silvestri. La “terna” degli assistenti di Roma 1 è stata composta da Francesco Arena, Andrea Cecchi e il neo promosso Marco De Simone. A completare l’organico gli osservatori arbitrali Paolo Cislaghi e Claudia Scalise.

I primi giorni del raduno sono stati dedicati agli assistenti, suddivisi in due gruppi. “Siete voi i protagonisti del progetto”, ha affermato il responsabile della CAN D, Matteo Trefoloni, la Commissione che ho l’onore di guidare ha il dovere di condurvi in questo percorso e di selezionare chi tra voi dimostrerà predisposizione, capacità ed attitudini per potersi esprimere nelle categorie superiori: tecnica e comportamenti saranno i principi cardine che ci guideranno nelle scelte che assumeremo nel corso di questa annata sportiva”.

Nella serata di mercoledì 21 agosto a Sportilia sono arrivati gli arbitri. Per l’occasione i partecipanti hanno ricevuto la visita del presidente dell’A.I.A., Marcello Nicchi che ha ricordato come “quello del raduno è il momento più bello dell’annata sportiva, il momento di ripartire con la nuova stagione, dando il meglio di noi stessi. Il mondo del calcio non può fare a meno della figura arbitrale, della professionalità espressa dall’AIA, sia sul terreno di gioco che da parte dei dirigenti. Ed infatti, la nostra Associazione si è resa a tutti i livelli disponibile per fornire supporto alle società calcistiche, spiegando, laddove richiesto, le importanti novità regolamentari introdotte con la Circolare n. 1. Del pari, grande attenzione è posta al mondo arbitrale femminile: l’AIA lavora da anni sulle oltre 1700 associate, ponendo le basi per raggiungere i più alti traguardi anche in questo ambito, sempre ispirandosi a quel criterio di meritocrazia che rappresenta il cardine dell’Associazione”.

Test atletici e lavori sul campo hanno caratterizzato le attività degli arbitri. Ampio spazio è stato dedicato alla circolare n. 1, mentre in aula buona parte dei lavori hanno visto l’ausilio di video. “Lavoriamo con i filmati per rendere chiari i principi da applicare sul campo ai ragazzi: sono arbitri in formazione e l’imperativo è creare sostanziali presupposti per una crescita tecnica importante. In questo senso, prezioso è sempre il supporto del Settore Tecnico, in questo Raduno rappresentato dal Responsabile del Modulo Regolamento Vincenzo Meli e del Componente del Modulo Formazione Gianluca Baciga” ha spiegato il Responsabile della commissione Trefoloni.

Il raduno è stato concluso dagli osservatori arbitrali. “Siate consapevoli dell’importanza di ciò che fate”, ha detto Trefoloni, “I ragazzi lavorano sodo ed inseguono un obiettivo ambizioso: avete la responsabilità del loro futuro. Il percorso di un arbitro o di un assistente non è determinato in via esclusiva dagli Organi Tecnici ma anche singolarmente da ognuno di voi. In questa categoria, a questo livello l’episodio in sé considerato non può essere decisivo. La prestazione va considerata nel suo complesso: la valutazione giusta o errata di un fuorigioco in caso di incrocio tra difendenti ed attaccanti non può essere l’unico elemento per determinare il valore di una prestazione”. Antonio Ranalli