“Coraggio, Coerenza, Concentrazione”. Queste le parole pronunciate dal commissario Carlo Pacifici a Sportilia in occasione dell’apertura del raduno della CAN D. Il massimo campionato dilettantistico prenderà il via a settembre, anche se è ancora incerta la data di partenza. Per questo arbitri, assistenti ed osservatori devono farsi trovare pronti per uno dei tornei più interessanti: nei nove gironi militano squadre di tutte le 20 regioni italiane, alcune delle quali con un’importante storia sportiva alle spalle. Con il responsabile Carlo Pacifici (associato di Roma 1), erano presenti tutti i componenti della commissione CAN D, tra cui anche il nostro Maurizio Ciampi.
Roma 1 si è presentata all’appuntamento con la sua squadra di arbitri, assistenti ed osservatori. All’intenso raduno, che si è aperto sabato 22 agosto, erano presenti gli arbitri Luca D’Aquino, Francesco Luciani, Michele Ruggiero, gli assistenti Claudio Barone, Francesco Carbonari, Gianluca Perna, Giorgio Rinaldi ed Emanuele Yoshikawa e gli osservatori Francesco Gaudiosi, Antonino La Malfa, Giuseppe Mazzacane e Tullio Scartozzi. Presente anche Mattia Ubaldi in qualità di collaboratore della CAN D.
Visto l’elevato numero dell’organico della CAN D, i partecipanti (circa 800 associati) sono stati divisi in blocchi. Hanno iniziato gli osservatori, che hanno il compito di formare ed individuare i futuri arbitri di vertice del movimento italiano. Nell’incontro a loro dedicato è stata analizzata una partita della scorsa stagione sotto l’aspetto tecnico, atletico, tattico e disciplinare. E’ stato anche presentato un “colloquio tipo” che si dovrebbe fare analizzando positività e negatività della prestazione. Sono state altresì dettate le linee guida per la valutazione degli assistenti.
Domenica 23 agosto è invece arrivato il primo gruppo di assistenti, che si sono subito sottoposti alle visite mediche. Nella prima riunione il commissario Pacifici ha dato il benvenuti ai nei promossi dalle regioni. Protagonista di questa giornata è stato Paolo Calcagno coordinatore assistenti della Commissione CAN D. Nel corso del suo intervento, Calcagno ha ribadito che la caratteristica principale degli assistenti deve essere quella di saper stabilire sempre la priorità in ogni istante della gara anche quando l’azione non è nelle immediate vicinanze. La giornata è poi proseguita sul terreno di gioco, con un riscaldamento pre-gara ed esercizi specifici per migliorare la visione laterale.
Dedicata agli assistenti, con l’arrivo del secondo gruppo, anche la giornata di lunedì 24 agosto. Il commissario Pacifici è intervenuto sui comportamenti e sullo spirito che deve contraddistinguere l’attività degli assistenti. Anche gli assistenti hanno uno spostamento ed un posizionamento specifici che, pur vincolati dalla linea del fuorigioco, devono essere funzionali alle situazioni di gara. Con l’aiuto di filmati sono state presentate diverse situazioni, analizzando gli effetti positivi e negativi del corretto (o meno) discernimento della priorità. La parte teorica è poi stata supportata da una parte pratica, iniziata in aula e terminata sul campo. Per tutti test atletici superati brillantemente.
Martedì 25 agosto è invece iniziato il raduno degli arbitri della CAN D. Il commissario Pacifici, nel suo intervento che ha aperto lo stage formativo, ha salutato i “capitani” della squadra della CAN D. Come da tradizione, il primo momento formativo è stata la presentazione della circolare n°1 a cura del Settore Tecnico Arbitrale, che ha illustrato le modifiche al regolamento apportate dall’IFAB e le linee interpretative sul fuorigioco. Primo intervento da componente di Sebastiano Peruzzo, incentrato sulla preparazione della gara, partendo da quella della trasferta che inizia subito con l’arrivo della designazione e il contatto con gli assistenti. A seguire la preparazione tecnica, analizzando non solo i dati provenienti dalle classifiche dei vari gironi, ma anche attraverso il materiale disponibile sui vari mezzi di comunicazione. Quindi il briefing, momento importante per preparare al meglio la gara sia dal punto di vista tecnico sia da quello motivazionale di squadra. Infine il primo contatto con il campo di gioco. Il commissario Pacifici ha poi analizzato le principali criticità emerse nell’ultima stagione agonistica: la temporanea mancanza di concentrazione che porta a gestire male un evento eccezionale, movimenti tattici non in linea con le esigenze agonistiche della gara, l’incapacità di recepire comportamenti non corretti di giocatori esperti, e il rapporto con gli assistenti, le panchine e la comprensione dei cambiamenti della gara.
La visita del presidente dell’AIA, Marcello Nicchi, ha caratterizzato la giornata di mercoledì 26 agosto, che si è aperta con i testi atletici, che hanno confermato l’ottima preparazione degli arbitri. Il presidente Nicchi, nel corso del suo intervento, ha ricordato come nella passata stagione gli arbitri siano stati protagonisti positivi dei campionati e, in una fase in cui diversi campionati attendono ancora processi giudiziari per iniziare, nessun arbitro sia coinvolto e gli organi tecnici siano pronti a partire senza incognite. A tutti l’invito a continuare a mantenere la rettitudine dei comportamenti, così come è stato fatto finora, senza dimenticare la giusta dose di divertimento che deve contraddistinguere le direzioni di gara. Il pomeriggio, invece, è stato dedicato all’analisi di alcuni filmati che la commissione ha proposto nell’ultimo incontro dei responsabili degli Organi Tecnici Nazionali e con un allenamento sul campo.
E’ stato il responsabile del Settore Tecnico dell’AIA, Alfredo Trentalange l’ospite della giornata di venerdì 28 agosto. La commissione guidata da Carlo Pacifici ha aperto la mattinata con una lezione sullo spostamento in tutte le situazioni della gara, per avere una visuale sempre ottimale anche in quelle situazioni, come nei falli di mano, in cui l’episodio avviene in un attimo, spesso imprevedibile e difficile da captare. A seguire c’è stato l’intervento di Pasquale Rodomonti che ha incentrato l’intervento, iniziato in aula e terminato sul terreno di gioco, sul concetto che arbitrare vuol dire “prevenire” situazioni fuori dal regolamento, “capire” l’evoluzione del gioco e “valutare” gli episodi per giudicare al meglio prendendo la giusta decisione. Nel pomeriggio di nuovo in aula per l’analisi di specifiche situazioni di gioco e che visto l’intervento di Alfredo Trentalange, che ha esortato tutti all’impegno massimo, continuando a studiare le varie situazioni del gioco sempre in evoluzione con il confronto e la didattica.
Sabato 29 agosto giornata di chiusura affidata al commissario Carlo Pacifici che ha esortato tutti gli associati a disposizione della CAN D a dare il massimo nel corso della prossima stagione. Nel corso della mattinata spazio anche all’analisi della comunicazione in campo con la psicologa dello sport, Eva Iorio, e alle modalità operative per le designazioni, le accettazioni, i viaggi ed i referti nei vari campionati dalla Serie D al Settore Giovanile Nazionale, a cura del componenti Simone Ponzalli e Maurizio Ciampi. Quindi ancora spazio per le ultime raccomandazioni. Il responsabile Carlo Pacifici si è soffermato sulla gestione delle panchine, dei calci di punizione ed altre situazioni particolari, mentre Alfredo Trentalange ha analizzato situazioni di mobbing e linea di visione. Antonio Ranalli