“Per poter crescere è necessario riconoscere e cercare di superare i propri punti deboli, senza modificare la vostra personalità”. Lo ha affermato il responsabile della CAN A, Domenico Messina, al raduno di Sportilia, che ha visto la partecipazione di 22 arbitri e 41 assistenti della massima serie. Domenico Messina, e i suoi collaboratori Marco Ivaldi ed Emidio Morganti, hanno avuto modo di valutare la loro squadra in vista della partenza del campionato di Serie A. A rappresentare Roma 1 l’arbitro Daniele Doveri e l’assistente Alfonso Marrazzo. Per questa stagione il responsabile Domenico Messina ha chiesto “particolare attenzione a specifiche aree di miglioramento tra cui la gestione di mass confrontation e barriere, nonché la valutazione del fallo di mano”. Il raduno si è aperto sabato 8 agosto con una prima seduta di allenamento e i quiz interattivi. Nella seconda giornata di gara, dopo il consueto allenamento, c’è stato un incontro tecnico in aula dedicato, in particolare, alla gestione delle proteste. Infatti, Domenico Messina ha sottolineato l’importanza di distinguere il dissenso spontaneo – gestibile con calma e serenità dal direttore di gara – da quello scientifico che, invece, avendo il fine ultimo di condizionare l’arbitro, non può che essere seguito da una sanzione disciplinare. L’attenzione si è poi spostata sull’analisi del grave fallo di gioco. “Mentalmente bisogna catalogare la partita e tenere conto di numerosi fattori”, ha proseguito Messina, “Soltanto mantenendo un equilibrio sia tecnico che psicologico potremo assumere la decisione giusta trasmettendo serenità al sistema”.
Dopo un incontro riservato ai nuovi ingressi, spazio ad un incontro dedicato alla collaborazione arbitro-assistente. Messina, Ivaldi e Morganti hanno istruito gli addetti ai lavori attraverso un’attenta analisi video su blocchi e tattiche difensive che spesso rendono difficili valutazioni sul fuorigioco. “In questi casi”, ha spiegato Marco Ivaldi, “soltanto attraverso un lavoro in sinergia della squadra arbitrale si può adottare la decisione corretta”. Rivolgendosi agli assistenti Emidio Morganti ha precisato che non bisogna essere “impulsivi. Prima di segnalare, verificate se l’arbitro è in controllo della situazione”.
Il terzo giorno d raduno ha visto l’arrivo a Sportilia di Alfredo Trentalange, Marcello Marcato e Luca Gaggero del Settore Tecnico, della “sestina” impegnata a Shanghai per la Supercoppa Italiaan e, del Presidente dell’AIA, Marcello Nicchi. Alfredo Trentalange, nel corso del suo intervento, ha messo in risalto l’importanza degli arbitri ed assistenti di Serie A per il Settore Tecnico. “Attraverso le vostre esperienze”, ha spiegato, “arriviamo in tutte le Sezione d’Italia. Le vostre opinioni ed impressioni sono fondamentali per la crescita di tutto il movimento”. Affidato a Luca Gaggero, Responsabile del modulo perfezionamento e valutazione tecnica, il compito di introdurre il discorso sulla Circolare numero uno. Nel pomeriggio approfondimento tecnico sul fuorigioco ed in modo particolare sulle precisazioni dell’IFAB in merito ai concetti di “action” e “save” che, di fatto, si pongono sulla stessa linea interpretativa seguita dall’AIA nella scorsa stagione.
“Lavoro di qualità, posto in essere con serenità e fermezza”, ha affermato nel suo tradizionale discorso di saluto il presidente dell’AIA, Marcello Nicchi, che ha raccomandato di mantenere alti concentrazione ed impegno in vista di un Campionato che si prospetta irto ostacoli. “D’altra parte”, ha proseguito Nicchi, “a noi le cose difficili riescono sempre bene. Finalmente vedo un gruppo coeso. Sono sicuro che i neo-immessi saranno in grado di inserirsi agevolmente, facendo ricorso ai preziosi consigli dei più esperti, divenuti ormai dei veri professionisti. Non esiste più gente che soffia dentro un fischietto, ma atleti che arbitrano con il cervello”.
I test atletici hanno caratterizzato la quarta giornata del raduno. Prove superate agevolmente da tutti gli arbitri e gli assistenti. Questi ultimi sono poi stati impegnati in aula con il vice responsabile Marco Ivaldi, che ha affrontato temi specifici come l’allineamento. Nel pomeriggio, arbitri ed assistenti, si sono ritrovati per una riunione tecnica. Commentando alcuni filmati, Messina ha sottolineato come la gestione delle barriere, compresi i comportamenti dei suoi componenti, costituisca un importante momento di prevenzione tecnica e disciplinare. “Un’amministrazione superficiale in queste occasioni”, ha affermato, “il responsabile della CAN A, “può portare a situazioni di difficile valutazione”.
Nella chiusura ufficiale dell’evento, successiva ad un’ultima seduta di allenamento, il Responsabile Domenico Messina ha tirato le somme del lavoro svolto: “Sono molto soddisfatto dell’andamento del raduno”, ha dichiarato, “ Non posso che ringraziarvi per professionalità e voglia di affinare la vostra preparazione. In ogni partita ci sono in ballo interessi economici e soprattutto passioni di milioni di persone, siate sempre consapevoli delle vostre responsabilità. Per più di trentamila associati, siete un punto di riferimento. Portate le vostre conoscenze in giro per l’Italia, affinché ne possa trarre giovamento tutto il movimento”. Antonio Ranalli