Dovete dimostrare l’abilità di individuare le priorità. Per avere tutto sotto controllo è importante mantenere sempre alta la soglia della concentrazione cercando di prevenire eventuali criticità agendo tempestivamente”. Con queste parole il responsabile della CAI, Andrea Gervasoni, ha chiuso il raduno annuale della Commissione Arbitri Interregionali.
Un appuntamento che, in tre giorni, ha portato ha Sportilia oltre 140 arbitri, oltre agli osservatori e ai responsabili della Commissione. Tutti pronti per iniziare ad arbitrare nei campionati di Eccellenza (al via già domenica 8 settembre) e Promozione previsti in tutte le regioni d’Italia. Del resto la CAI è il primo Organo Tecnico a livello “nazionale”, nel quale approdano gli arbitri e gli osservatori che provengono dalle varie realtà regionali.
Roma 1 si è presentata all’appuntamento con la sua squadra di arbitri e osservatori. Al raduno, che si è aperto lunedì 26 agosto, erano presenti gli arbitri, tutti al loro primo anno di CAI, Daniele Aronne e Nirintsalama T. Andriambelo e gli osservatori arbitrali Nazario Martino e Luciano Nicoli, quest’ultimo al suo esordio nella categoria. LA CAI vanta tra i suoi collaboratori anche il consigliere della sezione di Roma 1, Vittorio Filabozzi.
Ad aprire il raduno, lunedì 26 agosto, sono stati i 116 osservatori, una “figura fondamentale”, come ha spiegato il coordinatore Maurizio Viazzi, in cui gli O.A: devono “dimostrare precisione e passione nel ricoprire questa funzione”. Gli osservatori hanno concluso il raduno il 27 agosto, per lasciare spazio ai direttori di gara.
I test atletici, che si sono tenuti nella giornata di mercoledì 28 agosto, sono stati superati senza difficoltà dagli associati di Roma 1. In questa giornata c’è stata la visita del presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Marcello Nicchi, che ha ricordato come “il mondo del calcio cambia continuamente e dovete sempre farvi trovare pronti. L’AIA lavora per formarvi al meglio con l’obiettivo di ridurre al minimo gli errori. Il livello è alto e si alzerà ancora di più: dovete essere bravi a cogliere al volo le occasioni”.
Il Responsabile della Commissione Andrea Gervasoni ha approfondito le caratteristiche che deve avere un arbitro della CAI: “E’ fondamentale mantenere sempre comportamenti irreprensibili, dare il massimo giorno dopo giorno e divertirsi”. Per prepararsi al meglio sono fondamentali una padronanza assoluta delle regole e una preparazione atletica di massimo livello: “Il vostro punto di riferimento deve essere il Regolamento”, ha detto Marcello Nicchi, “che va applicato secondo quanto vi viene illustrato dagli Organi Tecnici e dagli osservatori”. Prima di augurare i migliori successi la Stagione che sta iniziando, il Presidente dell’AIA ha voluto salutare i presenti ricordando che “arbitrare è gioia e passione: mantenete sempre alto l’entusiasmo che si respira in questo raduno”.
Nella giornata conclusiva sono state ancora le parole di Andrea Gervasoni a tenere banco. “Dovete dimostrare l’abilità di individuare le priorità”, ha detto il responsabile della CAI, “Per avere tutto sotto controllo è importante mantenere sempre alta la soglia della concentrazione cercando di prevenire eventuali criticità agendo tempestivamente”. La CAI rappresenta la prima categoria nazionale che un arbitro deve affrontare ed è per questo che la responsabilità è grande anche per quanto riguarda l’organizzazione delle trasferte: “Vi verrà richiesto di viaggiare nelle altre regioni italiane”, ha detto il Coordinatore Gianluca Cariolato. “In fase di preparazione alla gara dovrete essere in grado di valutare e analizzare tutte le soluzioni migliori per giungere al campo di gioco in maniera sicura e arbitrare serenamente”. In chiusura di raduno Gervasoni ha voluto lasciare i ragazzi con una celebre frase di Sir Winston Churchill: “Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di continuare che conta”. Antonio Ranalli