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Una serata decisamente particolare quella vissuta lunedì 20 marzo nella sezione di Roma 1. Infatti, a conclusione di un mese caratterizzato da ospiti importanti, come Paolo Silvio Mazzoleni e Nicola Rizzoli, il presidente di Roma 1, Roberto Bonardo, ha voluto regalare un’altra serata con protagonisti due associati di alto livello. L’occasione è stata l’ingresso di Maurizio Ciampi, attuale componente della Commissione CAN D, nella Hall Of Fame sezionale, e la visita del presidente del CRA Lazio, Luca Palanca e di alcuni componenti della Commissione regionale arbitri. Nel ricco parterre di ospiti anche il commissario della CAN D, Carlo Pacifici, il presidente della Commissione Disciplina Nazionale, Paolo D’Agostini, il responsabile del SIN (Servizio Ispettivo Nazionale), Massimo Cumbo e il Componente Settore Tecnico AIA, Sergio Coppetelli.

Come ha ricordato il presidente Roberto Bonardo, da alcuni anni la sezione “Generoso Dattilo”, da un’idea degli associati Nunzio Grasso e Alessandro Paone, celebra gli arbitri e gli assistenti che hanno scritto la storia della Sezione sui campi di Serie A e internazionali. Questo avviene con una cerimonia che prevede la firma di una fotografia, che viene poi appesa in una parete apposita all’interno della sezione. Tanti i volti che si possono ammirare sulla Hall of Fame di Roma 1, come Vittorio Benedetti, Massimo Cumbo, Francesco Massini, Carlo Pacifici, Luca Palanca, Gianfranco Menegali, Paolo Fabricatore, Franco Granato, Marco Alessandroni e Stefano Villa Santa. “Ora si aggiunge Maurizio Ciampi”, ha detto il presidente Bonardo, “un arbitro importante della nostra sezione che ora è entrato nelle commissioni nazionali”. Un video realizzato da Nunzio Grasso e Giorgio Rinaldi ha rievocato i momenti più importanti della carriera di Ciampi che, ai massimi livelli, ha diretto 20 gare in Serie A e 166 in Serie B, oltre a numerosi match in Coppa Italia, playoff e gare da addizionale (fu il primo ad assegnare un goal da addizionale in Juventus – Parma del 25 agosto 2012, tanto che la Gazzetta de lo Sport lo chiamò “Occhio di falco”).

“E’ una serata un po’ particolare”, ha detto Maurizio Ciampi, “per me è un onore e un piacere. Questa serata può essere prevista solo in una sezione come la nostra per la presenza di arbitri che arbitri che hanno fatto la storia dell’arbitraggio. Ricordo sempre a tutti di come nel 1989, entrai per la prima volta nella sezione, che al tempo si trovava a San Giovanni. Decisi di fare il corso arbitri insieme a mio fratello per la tessera e per andare allo stadio. Nello stesso corso c’era anche Luca Palanca. Inoltre, la cosa più sorprendente, è che il corso venne tenuto da Carlo Pacifici, e per questo me oggi è un grande onore poter stare in Commissione con lui”. Ciampi ha poi riservato una parte del suo discorso ai giovani arbitri. “Quello che trovate a Roma 1 non c’è sempre in tutte le sezioni”, ha spiegato, “Noi abbiamo riempito la parete con arbitri del passato, lo possiamo fare con quelli del presente e con quelli del futuro”.
Nel ripercorrere le tappe salienti della sua carriera arbitrale, Ciampi ha ricordato che “traguardo dopo traguardo ho sempre pensato alla categoria successiva facendo delle rinunce e soprattutto con tanto allenamento. Ogni arbitro ha momenti di gloria e di difficoltà, ed è proprio nei momenti difficili che ci viene fuori il carattere”. Ciampi ripensa a quando arbitrava in Promozione, quando dopo una gara aveva pensato di lasciare tutto. E ha ringraziato la famiglia per essergli stato vicino dei momenti difficili. Dopo aver fatto parte della Commissione unica CAN A e B, Ciampi è stato inserito nell’organico della CAN B.

“Credo che i 5 anni in serie B siano indimenticabili”, ha ricordato, “E’ stato proprio nel momento del passaggio dalla commissione unica a quella di B che mi hanno chiamato “Capitano della CAN B”. Tutto nacque dal fatto che io e Nicola Stefanini eravamo quelli con più anni. Poi Nicola ha lasciato, e alla fine mi sono ritrovato a essere un po’ il riferimento per i nuovi arrivati. Fu Massimiliano Velotto a chiamarmi da allora Capitano della CAN B”. Secondo Ciampi l’arbitro deve rendersi conto della partita che dirige e adattare il suo arbitraggio a quella tipologia di gara. Inoltre ha suggerito ai nuovi arbitri di confrontarsi sempre anche con i colleghi più esperti. Oggi è molto contento di essere nella Commissione CAN D. “Il campo non mi manca”, ha concluso, “mi mancano invece gli allenamenti, i poli e i raduni”.

La serata è proseguita con la visita della Commissione C.R.A. Oltre al presidente Luca Palanca, sono stati ospiti i componenti Luigi Galliano, Antonello Grispigni, Marco Sacco, Simone Brotto, Domenico Trombetta e il referente atletico Gianluca Perna.

In apertura Luca Palanca, sollecitato dai ricordi di Maurizio Ciampi, ha voluto anche lui ricordare il corso del 1989. “Sia io che Maurizio siamo stati fortunati”, ha detto, “perché subito dopo terminata la carriera arbitrale abbiamo iniziato il percorso dirigenziale: io alla CAI, mentre Maurizio alla CAN D”. Poi, nel salutare tutta la platea, ha annunciato che avrebbe tenuto un discorso soprattutto per gli arbitri dell’ultimo corso, presentando tutta la sua squadra e il lavoro che viene svolto nei vari settori.

Quindi, rivolto ai ragazzi, ha ricordato quanto è importante dare subito una buona impressione quando si arriva al campo di gara. “Nei rapporti con i dirigenti”, ha detto Palanca, “bisogna dimostrare signorilità ed educazione, e soprattutto trasmettere serietà, tranquillità e professionalità. Non dovete mai esprimere giudizi e opinioni su quanto accaduto in gare precedente. Insomma, dovete parlare l’indispensabile”. Nel ribadire che il CRA è “formazione e non selezione”, Palanca ha ricordato che “non sono alcune prestazioni negative a decidere la vostra carriera. La selezione la fate voi con i vostri comportamenti e le vostre prestazioni. Per questo dovete fare attenzione a tutto, anche a quello che scrivete su Facebook e sui social network. Dovete invece frequentare la sezione e i poli di allenamento, e tenere sempre un comportamento adeguato al vostro ruolo. Prestate sempre attenzione alla compilazione dei referti. Infine, cercate di tranquillizzare i vostri genitori che, spesso, vengono ad assistere alle vostre gare con ansia e preoccupazione”. Palanca ha poi concluso la serata mostrando un video in cui l’allenatore argentino Marcelo Bielsa motiva i propri giocatori dopo una sconfitta. Antonio Ranalli