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LARGO AI 66! Sabato 15 dicembre, ore 08,30: dopo tutte le lezioni e le belle serate che dal 9 ottobre hanno reso più viva la Sezione, i responsabili del corso arbitri Pietro Bernardo e Gianluca Perna preparano i lavori dell’esame conclusivo insieme ai 7 rappresentanti del CRA presieduti da Sergio Coppetelli, con Giuseppe Quaresima, Domenico Trombetta, Luigi Galliano, Antonio Di Blasio, Andrea Sorrentino e Cristiano Partuini; sembrerebbe un sabato come tutti gli altri, ma non per 66 ragazzi e ragazze che nel frattempo scalpitano per entrare nella loro nuova seconda casa. Piuttosto semplice intuire il risultato tecnico degli esami, con un livello di preparazione molto alto – grazie ai docenti del corso e alle energie in esso profuse – che ci auguriamo possa tramutarsi in campo con altrettante manifestazioni di prontezza tecnica e atletica.

Ciò che però colpisce l’attenzione è senza dubbio l’atteggiamento dei veri protagonisti, ovvero i nuovi arbitri: è molto interessante vedere ragazzi e ragazze tra i 16 e i 24 anni che, spinti dalla passione per il calcio trasmessa dalla famiglia, entrano nel mondo arbitrale con le più svariate aspettative: c’è chi – come la 22enne Ilaria Iacobazzi – sceglie di diventare arbitro per rafforzare il proprio carattere, e chi come la 15enne Eleonora Ruggieri è “attratta dalla figura dell’arbitro come persona capace di imporsi in campo e quindi nella vita quotidiana”; singolare testimonianza è quella di Gerardo Simone Caruso, ragazzino di 15 anni che – appassionato dal calcio come spettacolo in tv ma per nulla attratto dal calcio giocato – ha deciso di mettersi alla prova per se stesso e per un senso di rivincita nei confronti di qualche compagno di scuola che lo sottovaluta, ignorando forse quanto di appassionante ci sia nell’essere arbitro. Forse un giorno non molto lontano si ricrederà! E’ bello sentire nelle parole dei ragazzi la voglia già dai primi passi nell’Associazione comincia ad evidenziarsi: il conoscere tante brave persone e l’interesse nell’instaurare le prime amicizie in Sezione sono ciò che trapela dalle parole di Federica Breda, 19 anni, che come il suo neo collega Michele Montesano non vedono l’ora di assaporare l’atmosfera dei campi sportivi e delle gare sotto una prospettiva diversa, quella di chi deve giudicare.

Alla base di tutto, però, resta il divertimento come leitmotiv dell’esperienza del corso e dell’attività arbitrale che verrà, e che caratterizza sia uno degli arbitri più giovani, come Simone Polesello (16 anni) che il più “anziano”, ovvero Antonio Ranalli (34 anni), la cui età prossima al limite massimo per l’iscrizione non è stata per nulla un disagio; infatti, come egli stesso afferma, “è sempre un piacere confrontarmi con ragazzi che hanno anche la metà dei suoi anni, ma accomunati dalla stessa passione.” E quindi, non esiste uno spot migliore per l’Associazione della testimonianza di questi nuovi arbitri, se ancora oggi si continua a credere che “per molti ragazzi il corso arbitro può essere molto formativo non solo nell’esperienza sul campo ma soprattutto nella vita; un’esperienza da consigliare a chi vuole coniugare l’amore per lo sport e il rispetto per le persone”. Accendete i motori. Accendete la passione. Benvenuti! Nunzio Grasso