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La sospensione della gara rappresenta un momento molto complesso per gli arbitri, soprattutto per quelli in forza all’Organo tecnico sezionale. Se ne è discusso nella riunione tecnica obbligatoria, che si è tenuta martedì 5 febbraio, nella sala Orlandini della sezione di Roma 1. I componenti dell’Ots in apertura di riunione il presidente Roberto Bonardo ha dato nuovamente il benvenuto ai ragazzi del nuovo corso, ricordando che alcuni di loro si sono già cimentati con la loro prima gara.

La parola è poi passata ai componenti dell’Organo tecnico sezionale di calcio a 11 che, con l’ausilio di video, hanno tenuto la riunione mettendo in evidenza che in caso di sospensione della gara l’arbitro dovrà essere pronto a prendere decisioni anche in condizioni non favorevoli. Il primo caso analizzato riguarda il grave infortunio subito da uno dei calciatori: qualora tra le squadre non ci fosse accordo alla sospensione della gara, l’arbitro deve provvedere a valutare se sussistono le condizioni per sospendere la gara. Naturalmente il tutto dovrà essere debitamente descritto sul referto al termine della gara. Qualora la sospensione temporanea abbia riportato in essere le condizioni per riprendere il gioco, l’arbitro potrà far riprendere la contesa.

La seconda causa di sospensione, toccata in modo molto marginale, è stata la sospensione per impraticabilità del terreno di gioco (già oggetto di una precedente riunione).

All’intelligenza dell’arbitro sta la gestione dell’eventuale sospensione della gara per cause attinenti a scontri fra le squadre: queste ipotesi richiedono innanzitutto la valutazione della sussistenza delle condizioni per poter proseguire; se così non fosse l’arbitro dovrà mettere in atto tutte le procedure di individuazione dei calciatori da espellere (facendone precisa menzione sul referto), tenendo in considerazione il ruolo del Capitano e del Vice Capitano come ausilio per riportare la calma sul terreno di gioco. Se al termine della gara non si dovesse raggiungere il numero legale dei partecipanti, la gara sarà terminata. In considerazione di quest’ultima ipotesi e in caso di eventuali minacce o violenze nei confronti del direttore di gara, l’arbitro dovrà pensare innanzitutto a mettersi in sicurezza, contattando il prima possibile il proprio Organo Tecnico.

Alessandro Silvestri