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La concentrazione nella performance arbitrale – La riunione tecnica di lunedì 13 maggio è stata tenuta dal nostro Marco Alessandroni che, dall’alto delle sue 106 presenze in Serie A come assistente arbitrale fino al termine della scorsa stagione, ha voluto approfondire l’argomento del giusto approccio alla gara dell’arbitro e di come sia importante la concentrazione mentale per ottimizzare la propria performance sul terreno di gioco.

Si tratta di una tematica molto importante che riguarda arbitri, assistenti arbitrali e osservatori: basta pensare che, sondaggi alla mano, la gran parte dei “fischietti” d’Italia ritiene la fase mentale-psicologica addirittura più importante di quella atletica! Non si può infatti affrontare una gara senza aver prima ricercato la giusta concentrazione e gli efficaci stimoli per entrare in campo pronti e carichi per dare il massimo in ogni frangente.

“E’ possibile migliorare e ottimizzare la fase mentale di gara di un arbitro”? Il nostro Marco risponde positivamente a questa domanda facendo affidamento sulla neuroplasticità, cioè la capacità del cervello di formare connessioni neurali e modificarsi fisicamente a seguito di stimoli. Ciascun arbitro può e deve sfruttare la neuroplasticità cerebrale per ottimizzare la propria prestazione. Esistono numerose tecniche di allenamento per migliorare la fase mentale-psicologica in gara: la via maestra è quella di “progettare, per ogni token cognitivo e significativo in gara, un’esercitazione specifica che permetta di prepararci mentalmente all’evento”. Lorenzo D’ilario