Serata d’onore per i 55 nuovi arbitri di Roma 1. A questi associati il Presidente Roberto Bonardo ha voluto dedicare una cerimonia speciale di benvenuto, che si è tenuta lunedì 1 febbraio 2016 al posto della consueta Riunione Tecnica. Per l’occasione ha invitato buona parte dell’ “argenteria” di Roma 1, ovvero i colleghi che attualmente sono a disposizione degli organi tecnici nazionali: l’arbitro della CAN A, Daniele Doveri, i CAN B, Federico La Penna e Valerio Marini, e per la CAN 5 Alessandra Carradori e Angelo Bottini. Tra gli ospiti anche l’assistente della CAN A, Valerio Pegorin, e l’associato Francesco Massini già arbitro internazionale di Futsal e attualmente nella commissione del CRA Lazio.
Il Presidente Roberto Bonardo ha tenuto innanzitutto a ringraziare chi ha formato i nuovi arbitri e li ha seguiti fino all’esame, ovvero i responsabili del corso arbitri Pietro Bernardo e Antonello Aronne, e l’area tecnica del calcio a 5 a partire dal vice presidente Pietro Taranto e Francesca Muccardo, oltre al segretario del corso arbitri Vittorio Filabozzi, che in questi ultimi mesi ha coordinato tutti i lavori.
Il Presidente, rivolgendosi ai nuovi arbitri – tutti seduti nelle prime file – ha mostrato lo striscione “Noi tifiamo per l’arbitro” che da alcuni anni trova posto in bella evidenza nella sede sezionale. “Questo striscione è stato realizzato qualche anno fa per salutare l’esordio in Serie A di Daniele Doveri”, ha spiegato Roberto Bonardo, “con un gruppo di associati siamo andati a Verona per far sentire a Daniele il supporto di tutta la sezione. Questo per farvi capire anche il prestigio dei colleghi che arbitrano e hanno arbitrato per la nostra sezione”.
Il Presidente ha poi invitato i vari ospiti ad alternarsi nella consegna del kit gara ai nuovi arbitri. Tanta l’emozione per i ragazzi nel vedersi consegnare le divise da Daniele Doveri, Valerio Pegorin, Federico La Penna, Valerio Marini, Alessandra Carradori e Angelo Bottini. Il presidente ha poi invitato l’associato Mirko Ventrone, attualmente osservatore in forza all’Organo tecnico regionale, a consegnare la divisa al fratello Marco Ventrone, che ha appunto superato gli esami la scorsa settimana.
“Nel venire qui questa sera”, ha esordito Francesco Massini, che ha portato il saluto del presidente regionale Luca Palanca, “non ho potuto fare a meno di ripensare a quando più di 30 anni fa ho ricevuto la mia prima divisa. L’emozione era così enorme che ho voluto provarla una volta tornato a casa. Più della metà della mia vita l’ho trascorsa nell’Associazione italiana arbitri. La vittoria più bella è che ora voi siete entrati a far parte dell’associazione, dove sono sicuro troverete una seconda famiglia”.
“La sezione vi ha fornito gli strumenti del lavoro”, ha proseguito Francesca Muccardo, attualmente componente del Settore Tecnico di Calcio a 5, “Adesso cercate di fare bene sul terreno di gioco”:
Il ricordo della prima divisa anche per l’arbitro CAN B Federico La Penna che ha iniziato questa attività a 16 anni. “Penso che poche realtà riescano a trasmettere emozioni come l’arbitraggio. Domenica scorsa, ad esempio, ho avuto la fortuna di fare l’addizionale nella gara Chievo – Juventus arbitrata da Daniele Doveri. Ma vi posso assicurare che dai giovanissimi fino a Chievo – Juventus l’emozione è sempre la stessa”. Un invito a onorare la divisa anche fuori dal campo è invece arrivato da Valerio Marini, anche lui in forza alla CAN B. “Da oggi non siete solo Giorgio, Riccardo e Federico, ma siete arbitri. Per questo dovete avere un comportamento all’esterno in linea con la divisa che indossate quando siete in campo”.
L’arbitro della CAN 5 Angelo Bottini, nel fare i complimenti ai ragazzi, ha ricordato che “dopo aver ricevuto gli strumenti per essere arbitri, dovrete ora dimostrare il vostro impegno in campo”. Una bella testimonianza è arrivata dalla collega della CAN 5 Alessandra Carradori, che ha spiegato come quella dell’arbitraggio è stata una scelta di vita. “Quando ho iniziato c’erano poche donne”, ha affermato Alessandra Carradori, “Tanto che qualcuno mi aveva anche scoraggiato. Posso dire che il metro di misura è l’Alessandra di 20 anni fa. L’arbitraggio è lo sport della vita. Qui c’è solo autenticità e non c’è spazio per la finzione”.
L’assistente della CAN A Valerio Pegorin, che la scorsa settimana aveva partecipato ad una cerimonia analoga nella sua sezione di Latina ha detto, rivolto ai ragazzi che “rispetto ai vostri amici voi sarete persone più responsabili perché fate rispettare le regole”. Gran finale con Daniele Doveri, che ha portato la sua testimonianza. “Ho iniziato a fare l’arbitro tardi, per gioco e all’inizio neanche mi piaceva molto. Adesso da sei anni sono nella CAN A. Però le emozioni più belle le ho vissute quando arbitravo in Eccellenza e in Serie D, dove ho cementato tante amicizie che durano ancora oggi. Sono sicuro che tra di voi c’è qualcuno che tra qualche anno mi sostituirà”. Tante le domande che i nuovi associati hanno rivolto a Daniele Doveri.
Per i nuovi arbitri ora inizia il momento di impegnarsi. “L’arbitraggio è un percorso bellissimo”, ha concluso il vice presidente e responsabile dell’area tecnica di calcio a 11, Stefano Mattera, “Quest’anno io e il mio presidente festeggiamo 40 anni di Aia. La cosa più importante che dovete avere sempre a mente è l’impegno e il sacrificio: dovete allenarvi e conoscere il regolamento. Non dobbiamo perdere tempo. Sabato 13 febbraio ci vediamo tutti al raduno di metà campionato di Calcio a 11”.
I nuovi associati saranno a breve impegnati in alcuni appuntamenti. Martedì 9 febbraio, alle ore 17:30, gli 11 nuovi arbitri del calcio a 5 si ritroveranno in sezione per una riunione dedicata all’uso di Sinfonia4You. Una riunione analoga, dedicata però agli iscritti che hanno scelto il calcio a 11, si terrà mercoledì 10 febbraio, sempre alle ore 17:30. Antonio Ranalli