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Il referto è l’unico documento ufficiale che attesta lo svolgimento e che rimane a testimonianza di tutti i fatti accaduti nel corso della gara. Per questo gli arbitri devono fare molta attenzione a quello che scrivono, così da consentire al Giudice sportivo, che non ha assistito all’appuntamento sportivo, di poter prendere i provvedimenti del caso. Se ne è discusso lunedì 17 novembre nella riunione tecnica obbligatoria riservata all’O.T.S. di Roma 1. “Il referto è quello che noi definiamo il terzo tempo della gara”, ha esordito il vice presidente Stefano Mattera, che ha invitato tutti gli associati a prestare attenzione su tutto quello che viene richiesto dal documento, e ad essere chiari (ordine logico e cronologico dei fatti, rapporti causa-effetto).

L’argomento è stato affrontato da Andrea Sorrentino, componente del Settore Tecnico AIA, che ha iniziato dall’analisi degli allegati. “Da qualche tempo alle liste sono affiancati dei moduli in cui riportare, a fine gara, anche espulsioni, ammonizioni e sostituzioni. Moduli che poi devono essere firmati dai dirigenti delle due società. Se entrambe le società presentano moduli di questo tipo non è necessario compilare due volte il modulo (che è composto da 4 copie). Uno può essere conservato ed utilizzato in gare in cui le società utilizzano ancora la vecchia modulistica. Bisogna indicare cognomi e nomi dei calciatori espulsi ed ammoniti. Così come bisogna prestare attenzione alle sostituzioni. Questi moduli, a fine gara, devono essere firmati dai dirigenti delle società. Se un dirigente è stato allontanato nel corso della gara dovrà essere il capitano della squadra a firmare. In caso di rifiuto dovrà esserne fatta menzione nel referto”. Sorrentino ha ricordato agli arbitri di “consegnare alle società le rispettive distinte in cui sono inseriti i giocatori. Se questo non avviene si può rischiare la ripetizione della gara”.

Nella fase di compilazione del referto bisogna indicare l’ora di inizio ufficiale della gara e, in caso di ritardo spiegarne i motivi nell’apposita sezione. “Il vostro obiettivo è quello di iniziare la gara in orario”, ha proseguito Sorrentino, “per questo cercate di sollecitare i dirigenti a consegnare le liste per svolgere i relativi adempimenti. A fine gara, invece, non dovete avere fretta”. E proprio nell’identificazione dei dirigenti, gli arbitri devono avere accortezza. “Il tesserino da dirigente ufficiale è di colore marrone chiaro”, ha spiegato Andrea Sorrentino, “Quando non è disponibile i dirigenti possono presentare la stampa della richiesta fatta on line, purché questa sia accompagnata da un documento di identità valido. Non esistono altre soluzioni. Allo stesso modo i medici delle società, per essere ammessi, devono presentare la tessera di iscrizione all’Ordine dei medici. L’allenatore deve possedere il tesserino Uefa valido per l’anno in corso. Non possono essere accettati tesserini relativi ad anni precedenti. Anche il massaggiatore ha un tesserino identico. L’addetto all’arbitro, come noto, spetta solo alla società ospitante. Spesso alcune squadre ospiti presentano in lista l’addetto all’arbitro: in questo caso non può essere ammesso”.

Come comportarsi se ci sono fotografi? “Prima di essere ammesso in campo il fotografo dovrà consegnare un documento di identità”, ha proseguito Sorrentino, “e dovrà essere munito di apposita pettorina. Sarà l’arbitro ad indicargli la zona in cui può operare. Ma attenzione: è accaduto che allenatori squalificati si siano finti fotografi per stare in campo e dare indicazioni ai giocatori. In questo caso, responsabilizzate il capitano della squadra ad invitare il finto fotografo ad uscire dal campo”.

Molta cura dovrà essere prestata nelle motivazioni ad ammonizioni ed espulsioni. In particolare, in caso di bestemmie si può utilizzare la frase “espressione blasfema”, senza scrivere le parole pronunciate dal giocatore. Infine, un cenno a gare non iniziate o sospese. Anche in questo caso è bene essere precisi. In particolare può capitare che una squadra non voglia giocare. “In quel caso è opportuno farsi mettere questa richiesta per iscritto”, ha concluso Sorrentino, “Richiesta che deve essere firmata dal dirigente e dal capitano”. Antonio Ranalli