Nei giorni 27 e 28 marzo nell’affascinante cornice di Passignano sul Trasimeno (PG) sì è svolto il raduno interregionale che ha visto come protagonisti gli arbitri facenti parte degli organici di Eccellenza di Umbria e Lazio; un’importante opportunità di crescita per due realtà accomunate non solo dalla vicinanza geografica ma anche dalla grande passione per l’arbitraggio, trasfusa in questi due giorni in riva al lago Trasimeno. L’alfiere della nostra sezione per l’occasione è stato Antonio Cafiero, consigliere sezionale e responsabile area tecnica osservatori arbitrali, in rappresentanza del Presidente Roberto Bonardo che non è potuto essere presente a causa del Consiglio Sezionale in concomitanza con il raduno. Arbitri di Roma 1 presenti per l’occasione: Andrea Ancora, Gianluca Di Vilio, Giovanni Greco, Emiliano Guglielmi, Matteo Mattera e Mario Perri. I lavori si sono ufficialmente aperti nell’aula magna del Municipio di Passignano, con il Sindaco, Ermanno Rossi, lieto di dare il benvenuto a tutti gli arbitri e dirigenti presenti e con il saluto dei Presidenti del CRA Umbria, Luca Fiorucci, e del CRA Lazio, Nazzareno Ceccarelli. Nel pomeriggio la compagine arbitrale ha vissuto una interessantissima esperienza dal punto di vista culturale e naturalistico, con la gita in battello all’Isola Maggiore e la visita della stessa con una guida d’eccezione, il Vice-Sindaco Claudio Bellaveglia, il quale ha brillantemente illustrato la storia dell’isola.
Il pomeriggio è poi proseguito nell’aula dell’Hotel Villa Paradiso, che ospitato la due giorni del raduno, con l’effettuazione dei test tecnici alla presenza del Responsabile dell’area formazione del Settore Tecnico dell’AIA, Marcello Marcato, e la visione di alcune slides di partite di Eccellenza Umbra. Dopo cena la platea ha potuto ammirare la passione e la grinta nelle parole dell’assistente internazionale Massimiliano Grilli della sezione di Gubbio, il quale ha esortato gli arbitri a coltivare il proprio sogno di arrivare in alto ed ha sciorinato una serie di importanti consigli per ciò che concerne la collaborazione arbitro-assistenti. La mattinata di venerdì 28 si è aperta con l’effettuazione dei test atletici e con la preziosissima lezione tattica sul campo tenuta dal Vicepresidente del CRA Lazio Sergio Coppetelli, con un’attenta analisi sul posizionamento e sullo spostamento sul terreno di gioco, anche sulla scorta di quanto visto nelle slides del giorno precedente. Al rientro in aula dal campo, il raduno ha visto un altro celebre protagonista, l’arbitro internazionale Paolo Tagliavento, il quale ha trasmesso agli arbitri quanto sia importante l’analisi dei propri errori e la loro utilità come stimolo per fare meglio e non come motivo di delusione personale.
Dopo il pranzo tutti di nuovo nell’aula magna del Municipio, dove il Sindaco Rossi ha ringraziato gli arbitri per aver scelto Passignano sul Trasimeno per il raduno; poi l’intervento del Vicepresidente del CR Lazio, Vincenzo Calzolari, ed il discorso di chiusura agli arbitri da parte del presidente del CRA Lazio Nazzareno Ceccarelli. Nel frattempo la visita da tutti aspettata e sperata fino all’ultimo: quella del Presidente dell’AIA Marcello Nicchi, le cui parole sono state motivo di orgoglio e di rafforzamento dello spirito di appartenenza per ogni associato presente nell’aula. Nicchi ha sottolineato l’importanza di un valore fondamentale come la legalità, troppo spesso latente nella società contemporanea ma radicata nello spirito di ciascun arbitro, ed ha rassicurato tutti gli arbitri di non aver paura di sbagliare, perché gli arbitri, esseri umani, sbaglieranno sempre, ed il ruolo del Presidente è proprio quello di difenderli dagli attacchi esterni; i lavori si sono poi ufficialmente chiusi con la consegna delle chiavi della città da parte del Sindaco al Presidente Nicchi e con il ringraziamento, da parte del Presidente del CRA Umbria Luca Fiorucci, al Segretario del CRA Umbria Sergio Biagini ed al Maresciallo dei Carabinieri di Passignano Claudio Ceccarelli per la perfetta organizzazione logistica. Due giorni di intenso lavoro da cui gli arbitri sono usciti con un bagaglio tecnico e motivazionale di altissimo spessore, fondamentale per il prosieguo dei campionati e per il cammino arbitrale di ciascuno.