Logo AIA FIGC Roma 1

Il 4 aprile il Dott. Mario Brozzi ha fatto visita nei locali della nostra Sezione, in occasione della consueta riunione tecnica del lunedì. Dopo gli onori di casa del Presidente Roberto Bonardo, la parola è passata all’ospite della serata. Attualmente Consigliere della Regione Lazio, ex Medico Sociale della A.S. Roma Calcio, il Dottor Brozzi ha affrontato un argomento molto delicato, a volte poco trattato dagli addetti ai lavori nel mondo del calcio: l’importanza dello sport per la salute fisica e psicologica dei giovani. In una società in cui la maggior parte dei bambini è sovrappeso, ed un gran numero di giovani è vittima di tossicodipendenza, alcolismo e malattie dismetaboliche, l’attività fisica ha un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel superamento del disagio giovanile. Infatti l’attività sportiva, come ad esempio il calcio, non solo mantiene la forma fisica con l’allenamento, ma detta anche regole sull’alimentazione e sul rispetto del proprio corpo. Nello stesso tempo, insegna fin da bambini a fare rinunce e sacrifici, a sopportare la fatica per raggiungere un obiettivo, ad apprezzare le vittorie ed accettare le sconfitte, a rispettare l’avversario, consentendo di crescere in maniera sana e di riconoscere i valori. Nei 15 anni in cui ha lavorato come Medico Sociale della A.S. Roma, il Dott. Brozzi ha avuto proprio la dimostrazione di ciò: nessuno dei circa 350 tra bambini e ragazzi appartenenti alla Roma era afflitto da dipendenze o dalle malattie sopra citate, perché “lo sport educa alla vita”. In questo contesto, la figura dell’Arbitro è fondamentale, poiché è colui che fa rispettare le regole. Quindi i calciatori, i dirigenti e gli allenatori, e soprattutto i genitori dei giocatori, devono instaurare un rapporto di collaborazione con l’Arbitro, che non deve essere visto come un antagonista, come una persona da temere, o come qualcuno “dall’altra parte dello schieramento”.