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Per molti colleghi la notizia era già nell’aria, eppure quando una decisione così importante diventa ufficiale, rimane un grosso nodo alla gola, ed il pensiero s’illumina di tanti episodi, certamente uno più bello dell’altro. Una sicurezza per tutti gli arbitri, una fonte di conoscenze per tutti gli assistenti, una gioia per i tanti colleghi che ogni settimana, ricevendo la designazione, leggevano il suo nome all’interno della squadra arbitrale. Dopo Giulio Sicari, Bruno Sclavo, Daniele Pierotti e Riccardo Mangino, ultimi di una lunga tradizione di “highlander” della bandierina, un altro capitano, un’altra bandiera saluta i campi regionali dopo ben 16 anni da assistente regionale.

Gianluca Zamporlini, classe 1977, arbitro dal 1995 ed assistente dal 1998, dalla prossima stagione infonderà la propria esperienza nelle menti dei giovani arbitri, fornendo loro preziosi consigli, con l’unico comune denominatore della nostra attività: la passione. “Non so proprio come raccontarla questa storia, dopo 20 lunghi anni, di emozioni, di battaglie nei campi di calcio di tutto il Lazio. Un nodo in gola forte, stretto, perché oggi è stata l’ultima partita, quella che pensi non arriverà mai perché il cammino è lungo e lento, ma allo stesso tempo inesorabile.

Oggi più delle altre volte l’ho tenuta forte quella bandierina,quasi a non volerla lasciare ed al triplice fischio del collega mi è scesa una lacrima, lo ammetto, perché mi mancherà tutto questo , mi mancherà la “FESTA”, come la chiama il nostro Presidente Nazzareno Ceccarelli, in quella parola così vera c’è tutto un movimento arbitrale fatto di mille emozioni, passione, amore per quella maglia, dove sotto oggi mi batteva forte il cuore.
Però nella vita tutto ha un inizio, come il corso arbitri, l’interazione con tante persone nuove che poi diventano i tuoi amici cari quelli dove “OGNI MALEDETTA DOMENICA”, vai a combattere su ogni campo, su ogni fischio su ogni fuorigioco. E poi c’e’la fine che per me è oggi , perché io l’ho sempre detto i figli e la famiglia prima di tutto , prima di ogni cosa e loro ora hanno bisogno di me.

Concludo con un play-off di promozione tra Almas Roma e Itri che ricorderò per sempre, insieme all’intramontabile Pietro Cazzorla (sez. Aprilia, ndr) ed un arbitro bravissimo come Federico Pontone (sez. Cassino, ndr), l’ennesimo atto di stima nei miei confronti da parte della commissione tutta, a cui dedico questa gara, perché la riconoscenza è la memoria del cuore ed io non finirò mai di ringraziarvi. Un grazie particolare al Presidente della mia Sezione, Roma 1, ed un abbraccio agli amici colleghi tutti ,che mi hanno sempre dimostrato il loro affetto e stima e ai quali dico: Vivete sempre ogni partita come se fosse l’ultima, così il giorno che lo sarà potrete farlo con il sorriso”.