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Giro di boa, a metà campionato, per gli arbitri di Roma 1 in forza all’Organo Tecnico Sezionale. Sabato 24 gennaio numerosi associati sono stati protagonisti del raduno tecnico-atletico di metà stagione. L’appuntamento si è svolto nella struttura del Centro Italiano di Solidarietà “don Mario Picchi”. La mattina è iniziata con i testi atletici. Gli associati si sono dovuti misurare con i 40 metri e con lo Yo Yo Test. A seguire si sono svolti i test tecnici, per verificare la conoscenza del regolamento. Al raduno hanno debuttato anche alcuni dei nuovi associati, freschi di esame, che non avevano ancora svolto i test atletici necessari per poter iniziare ad arbitrare.

“Ringrazio tutti per aver aderito al raduno”, ha affermato il presidente della sezione “Generoso Dattilo”, Roberto Bonardo, “E ringrazio anche tutti i dirigenti della sezione per la parte organizzativa. Il raduno di metà campionato è importante per verificare la condizione atletica degli associati e la conoscenza del regolamento. Chi si trova qui fa parte di un gruppo di arbitri che a fine stagione potrebbe avere la possibilità di trasferirsi al CRA, dove tra l’altro si fanno spesso incontri di questo genere. A gennaio, dunque, bisogna stare in condizioni atletiche migliori rispetto ai test svolti a settembre. L’Organo Tecnico ha in mano dei dati per capire se si può investire su qualche giovane collega. Inoltre, oggi ci sono anche alcuni neo arbitri provenienti dall’ultimo corso. Dunque la famiglia è aumentata, gli arbitri sono di più e le partite dunque diminuiscono. Voglio però ricordare che è fondamentale per ogni arbitro anche la partecipazione alle attività della sezione ed in particolare alle riunioni tecniche. Aspetto questo di cui terremo conto”.

Sull’andamento dei quiz tecnici Andrea Sorrentino, componente del settore tecnico AIA ha spiegato che “l’obiettivo è verificare la conoscenza del regolamento. Se commettete un errore tecnico questo si ripete nel corso delle partite”. A tutti gli associati è stato mostrato anche un video dedicato all’arbitro internazionale Nicola Rizzoli e alla finale arbitrata in occasione del Mondiale di calcio 2014 in Brasile. Perché, come ha ricordato Andrea Sorrentino attraverso l’esperienza di Rizzoli “l’Italia è campione del mondo”. Antonio Ranalli