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La nona ed ultima riunione tecnica, che conclude un’altra stagione esaltante per il futsal sezionale, si è svolta nei locali della sezione, lunedì 18 maggio, condotta dagli arbitri CAN5 Gianluca Gentile e Andrea Loria. Argomento del meeting sul quale i nostri due illustri colleghi hanno intrattenuto i tanti presenti, è stato quello del posizionamento e dello spostamento, sviscerato nei dettagli sia per ciò che riguarda l’arbitraggio in coppia, sia quando si è da soli sul terreno di giuoco. Gianluca ed Andrea si sono alternati nello spiegare tutti i posizionamenti ideali per far sì che un arbitro sbagli il meno possibile, facendo comprendere che il corretto posizionamento e spostamento dell’arbitro sul terreno di giuoco, è funzionale al controllo della gara ed in particolare alla rilevazione dei falli, con la conseguenza che l’adottare una corretta posizione risulta fondamentale ai fini di una buona prestazione.

L’arbitro deve avere la capacità di saper controllare sia l’area di azione (dove c’è il pallone), sia quella di influenza (dove si trovano gli altri calciatori che partecipano all’azione). Fatta questa premessa, con esempi pratici e con altrettanti quiz a premi, è stato illustrato il posizionamento sulle varie riprese di giuoco, sia con un arbitro, sia con due arbitri: il calcio d’inizio e/o la ripresa di giuoco dopo la segnatura di una rete, la rimessa laterale, il calcio d’angolo, i calci di punizione, i calci di rigore, i tiri liberi, i tiri di rigore, il time out.

E’ stata evidenziata la differenza sostanziale tra l’arbitrare da soli o in coppia: chi è da solo deve necessariamente cercare, il più possibile, la migliore posizione rispetto al pallone, controllare il giuoco presidiando l’area di azione ma tenendo sott’occhio l’area di influenza ed in particolare dove ci sono calciatori avversari tra loro vicini; è infine opportuno presidiare la linea di porta, sopravanzando, quando possibile, l’azione. La coppia arbitrale invece, deve adottare i diversi posizionamenti in funzione dello sviluppo del giuoco, assicurando, con opportuni e repentini scambi, il costante controllo del pallone.

Durante il giuoco, un arbitro deve controllare l’area di azione mentre l’altro quella di influenza, cercando quindi di mantenere il pallone tra di loro spostandosi di conseguenza; inoltre l’arbitro che sopravanza l’azione, è quello che deve presidiare la linea di fondo, in una posizione tale da poter vedere e giudicare in maniera ottimale, risultando più credibile nei suoi interventi. Tra domande, quiz e semplici chiarimenti soprattutto da parte dei più giovani, la riunione si è conclusa con i ringraziamenti del Presidente Roberto Bonardo e con l’auspicio di incontrare più ragazzi possibili del futsal all’imminente festa del Premio Orlandini.