“Stiamo entrando a pieno ritmo nella fase più delicata dei campionati, dove a breve inizieranno le “gare da dentro e fuori”, come quelle dei playoff, dei playout, semifinali e finali per il titolo nazionale, regionale e provinciale; questo significa che un arbitro che viene designato per una gara di questo genere, deve essere pronto e preparato non solo per ciò che riguarda i normali tempi di durata della gara, ma anche e soprattutto per gli eventuali tempi supplementari e per i tiri di rigore”.
E’ con questa premessa che il vice presidente e responsabile dell’area tecnica di futsal Pietro Taranto ha introdotto l’argomento oggetto del 6° meeting della stagione che si è tenuto lunedì 27 febbraio nella sezione di Via Gregorio VII: le procedure per determinare la vincente di una gara o di una gara con andata e ritorno.
Ricevuta la designazione, la prima cosa che l’arbitro deve sapere attraverso l’O.T. è la formula prevista che può essere diversa in base al tipo di gara: se si tratta di una gara di ritorno, per esempio, è necessario sicuramente conoscere il risultato dell’andata per far svolgere, in caso di parità di punti e di reti, gli eventuali tempi supplementari e/o direttamente i tiri di rigore (in base a ciò che prevede il regolamento della competizione); se si tratta invece di una gara unica (in campo neutro o in casa di una delle due squadre), può accadere, in caso di parità al termine dei tempi regolamentari, sia lo svolgimento dei due tempi supplementari e, in caso di ulteriore parità, i tiri di rigore, oppure il solo svolgimento dei tempi supplementari e, in caso di ulteriore parità, decretare la fine dell’incontro premiando in quest’ultimo caso, la squadra meglio classificata nella regular season.
Entrando nello specifico dei tempi supplementari, Pietro Taranto ha ricordato che, se la durata degli stessi può essere di 3 o 5 minuti (stabilito dal Regolamento della competizione), è pur vero che in tutti i campionati e tornei organizzati sotto l’egida della F.I.G.C., la durata è stata stabilita, attraverso il Comunicato Ufficiale n. 79/A del 10 novembre 2014, in 5 minuti; inoltre tra il 1° ed il 2° tempo supplementare, non è previsto un intervallo e si procede con il cambio di campo e di panchine ricominciando immediatamente. Infine, durante gli stessi, non può essere accordato il time out e, aspetto molto delicato, il numero dei falli cumulativi prosegue da dove si era interrotto alla fine del 2° tempo regolamentare.
Passando ai tiri di rigore, fondamentali sono le operazioni preliminari, con particolare riguardo all’equiparazione dei giocatori incaricati di battere i tiri (in caso di espulsioni, infortuni o ridotto numero di elementi in lista), nonché la scelta della porta, che compete all’arbitro in base a una valutazione dei fattori ambientali e climatici e della presenza di eventuali elementi di disturbo; sia in caso di team arbitrale al completo (per le gare nazionali) sia se ci si trova da soli, è altresì importante che venga fatto rispettare il posizionamento di tutti, dai portieri ai giocatori incaricati di eseguire i tiri, da quelli eventualmente esclusi ai Dirigenti e allenatori.
Durante l’esecuzione dei tiri di rigore può accadere di tutto e di conseguenza è assolutamente necessario essere preparati e soprattutto concentrati: sono così state ricordate le infrazioni secondo le quali è prevista la ripetizione del tiro, ma anche quelle in cui non è prevista, nonché il significato dell’effetto del tiro.
Altri aspetti da non sottovalutare sono i casi di espulsione e/o infortuni con i tiri di rigore già iniziati, dove non è prevista una ulteriore riduzione del numero dei calciatori dell’altra squadra.
Analizzata infine la sequenza dei tiri, le procedure e l’ordine di esecuzione degli stessi, il Vice Presidente di Roma 1 ha concluso l’importante riunione ricordando anche la differenza, a tiri di rigore già iniziati, tra l’espulsione del portiere e un suo eventuale infortunio; nel primo caso può essere sostituito solo da un compagno avente diritto al tiro ma non da un altro giocatore/portiere che era stato eventualmente escluso dai tiri, nel secondo caso invece, da qualsiasi compagno anche se escluso in precedenza dai tiri.