”Quella di questa sera è una riunione che avrei voluto fare da sempre”. Così un emozionato Valerio Marini ha salutato la platea della sezione di Roma 1 che, lunedì 8 maggio, lo ha festeggiato per il suo esordio in Serie A, avvenuto lo scorso 23 aprile nella gara tra Udinese e Cagliari.
Una riunione particolare, in cui il presidente Roberto Bonardo ha voluto come relatori quelli da lui definiti “i tre tenori di Roma 1”, ovvero Daniele Doveri (CAN A), Federico La Penna (CAN B) e appunto Valerio Marini (CAN B). Questo per chiudere in bellezza la stagione, che per Roma 1 è stata ricca di soddisfazioni, come ha appunto dimostrato l’esordio di Marini. In platea tanti colleghi, tra cui Alfonso Marrazzo e Maurizio Ciampi.
Ma la serata si è aperta con un’altra sorpresa. Prima di dare il via alla riunione, il presidente Bonardo ha invitato l’associato Massimiliano Colasuonno Taricone, che da qualche mese è stato nominato Console onorario del Ghana. Colasuonno, che proviene dal calcio a 5, ha raccontato la sua esperienza professionale che in questi anni lo ha visto dividersi tra l’Italia e il Ghana. “Nonostante i tanti impegni”, ha affermato Colasuonno Taricone, “non ho mai voluto lasciare l’Associazione Italiana Arbitri. La tessera associativa non l’ho mai usata per andare allo stadio, ma la esibisco sempre con orgoglio ogni volta che incontro le istituzioni, come ho fatto con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Chi sceglie di fare l’arbitro è una persona coraggiosa. Siate felici per quello che fate”. Il Console ha poi voluto fare un dono a tutta la sezione, consegnando al presidente Roberto Bonardo, la maglia ufficiale della nazionale del Ghana. Inoltre, rivolgendosi al Presidente e ai tre illustri relatori della serata, Daniele Doveri, Federico La Penna e Valerio Marini, ha fatto loro dono del kente, un tessuto tipico del paese africano. “Il kente è un tessuto molto pregiato”, ha spiegato Massimiliano Colasuonno Taricone, “che normalmente un cittadino del Ghana indossa una sola volta nella propria vita, normalmente quando si sposa. Però tutte le persone di responsabilità possono indossarlo tutta la vita, e credo proprio che tutti voi lo siete. Lascio al presidente un altro kente, che a fine anno assegnerà a quello che lui reputerà l’arbitro più meritevole della sezione”. Infine, il Console onorario del Ghana ha espresso il desiderio di poter organizzare al più presto in Ghana un’amichevole calcistica con una delegazione della sezione di Roma 1 e ha dato il suo supporto ai giovani associati della sezione di Roma 1, che vogliono fare esperienze di stage nelle aziende presenti in Ghana.
Poi è arrivato il momento di Valerio Marini – omaggio anche da un video realizzato da Nunzio Grasso – che nel ringraziare i colleghi Doveri e La Penna, ha rilevato la particolarità della serata “cui siete presenti in tanti e dove c’è anche mia moglie, che voglio ringraziare per la pazienza che ha avuto in questi anni. Da quando sono arbitro sono stati 16 anni, 1 mese e 19 i giorni prima dell’esordio in Serie A, e 15 anni invece che sono con lei: il giorno dell’esordio sulla divisa doveva esserci anche il suo nome. E poi ci sono il Presidente, Daniele, Federico e tutti quelli che sono venuti a Udine a vedermi. Quando sei in campo e fai quei 20 / 30 passi c’è tutto un percorso che hai fatto insieme ad altre persone”. Poi spazio alle domande, che sono state fatte anche da Federico La Penna e Daniele Doveri.
“L’emozione è iniziata dal momento in cui ho ricevuto la telefonata, preannunciata dal mio Organo Tecnico. Quando arriva il momento della partenza l’emozione è forte. Però in quel momento realizzi che c’è una gara da dirigere e quindi tutto è andato come nelle mie gare”. Valerio Marini ha spiegato alcune ritualità che, da diversi anni, accompagnano i giorni che lo separano dalla gara che deve andare a dirigere. “Tra le tante cose che mi ha ricordato Paolo Tagliavento (Addizionale in Udinese – Cagliari, nda), ha proseguito Marini, c’“è stata quella di prendere l’orologio per la goal line technology, perché in effetti non l’avevo mai usato prima”. La domenica mattina il nostro associato della CAN B ha raccontato di essersi sentito pronto. “Sono arrivato all’esordio in Serie A a un età matura”, ha proseguito Marini, “Ogni volta preparo una gara ricordando il passato, fatto non solo delle gare da me dirette, ma anche degli allenamenti, delle chiacchierate e dei consigli che mi hanno dato Daniele e Federico. Inoltre, prima della gara riguardo sempre il Regolamento”. Marini ha poi spiegato il rapporto nella sua gara in Serie A con assistenti e addizionali. “In questo”, ha spiegato, “mi sono state d’aiuto le diverse gare che avevo già fatto da addizionale”.
Al termine della riunione il Presidente Roberto Bonardo ha consegnato a Valerio Marini, a nome di tutta la sezione, due regali: una maglietta celebrativa del suo esordio con su scritta una sua celebre frase e un quadro che riproduce la foto di un giovane Valerio al suo ingresso al Corso arbitro e la foto realizzata a Udine il giorno dell’esordio. E, nel ricevere questi doni Marini ha ripetuto la sua frase cult “…con grande sacrificio e abnegazione, se ci sono arrivato io c’è spazio per tutti”. Valerio Marini ha poi consegnato al Presidente Bonardo la divisiva ufficiale indossata nel giorno di Udinese – Cagliari.