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L’errore maggiore che può commettere un arbitro? Quello di non decidere. Così Federico La Penna nella Riunione Tecnica che ha tenuto da relatore nella sua sezione lunedì 10 ottobre. Ad attenderlo c’era il pubblico delle grandi occasioni, a dimostrazione dell’affetto che la sezione di Roma 1 ha per il suo associato in forza alla CAN B. Tra gli ospiti anche l’associato e collega di Federico in CAN B, Valerio Marini.

Come ha ricordato in apertura il presidente Roberto Bonardo, La Penna è stato protagonista sabato scorso dell’anticipo serale del campionato di Serie B, dove ha diretto il big match tra Cittadella e Frosinone. “Una gara che ho visto con piacere”, ha commentato il presidente Roberto Bonardo, “una gran bella partita che Federico ha diretto nel migliore dei modi”.

Emozionato per l’accoglienza tributata, Federico La Penna ha aperto l’incontro con una citazione molto significativa dell’ex presidente degli Stati Uniti d’America, Franklin Delano Roosevelt: “In ogni momento in cui si deve prendere una decisione, la miglior cosa che si possa fare è fare la cosa giusta, poi la cosa sbagliata, e la peggior cosa è non fare nulla”.

“Mi riferisco a questa frase”, ha esordito La Penna, “tutte le volte che ci sono contatti fallosi e situazioni importanti che si possono verificare”. In una serata che La Penna ha voluto proprio intitolare “Il coraggio di decidere”, sono stati mostrati alcuni video tratti da gare della Serie B e Serie A dove si sono verificati episodi particolari dove è stato appunto determinante il coraggio di decidere dell’arbitro, oppure dove una mancata decisione ha generato problematiche.

“Spesso, in prossimità del termine di una gara”, ha proseguito La Penna, “si può verificare un calo di concentrazione. Non bisogna mai perdere l’attenzione fino al rientro negli spogliatoi”.

Federico La Penna ha poi mostrato alcune situazioni significative che si possono verificare in area di rigore. “Nel 99 dei casi su 100”, ha spiegato, “in occasione dei calci d’angolo si formano i capannelli tra i giocatori. Nelle serie principali abbiamo tutti gli strumenti per preparare la gara e capire quali possono essere i giocatori che possono creare problemi. Però anche chi dirige gare tra i giovanissimi può individuare la testa calda sin dai primi minuti”. Infine, il consiglio di prestare attenzione allo spostamento in campo, aspetto che può essere migliorato solo un allenamento costante. Antonio Ranalli