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Avere cura dei particolari. L’arbitro non deve lasciare nulla al caso e curare anche gli aspetti più semplici. E’ quanto emerso dalla Riunione Tecnica Obbligatoria della sezione di Roma 1 dedicata al progetto Uefa Mentor & Talent, che si è tenuta lunedì 8 aprile 2019. Il presidente Roberto Bonardo ha presentato gli ospiti della serata, ovvero i componenti del Settore Tecnico dell’Associazione Italiana Arbitri – Area Formazione: Modulo Mentor / Talent Program UEFA Convention, il nostro associato Odoardo Marcellini e Antonio Di Blasio della sezione di Ostia Lido, ovvero i Mentor del Lazio. A spiegare il progetto Uefa Mentor & Talent è stato Antonio Di Blasio. L’iniziativa, giunta ormai alla nona stagione, è stata fortemente voluta e sostenuta dal responsabile del Settore Tecnico, Alfredo Trentalange, con l’obiettivo di individuare e formare giovani arbitri, definiti “Talent”, in possesso di caratteristiche che ne rendano interessanti le prospettive future. Gli arbitri coinvolti in questo progetto, dopo un corso che si svolge a Coverciano a cura del Settore Tecnico Nazionale, vengono monitorati dai Mentor nel corso della stagione agonistica. Alla soglia del 10° anno, il progetto vanta numeri importanti: il 47% degli arbitri Talent è arrivato in una commissione nazionale. “Lavoriamo molto su ragazzi molto giovani”, ha spiegato Di Blasio, “Purtroppo qualcuno lo perdiamo per motivi di studio, lavoro o anche per motivi tecnici”. Anche i Mentor che hanno partecipato al progetto hanno poi avuto importanti riconoscimenti: tre sono diventati presidenti di CRA regionali (tra cui il presidente del CRA Lazio, Luca Palanca), uno commissario CRA, 4 sono componenti degli organi tecnici nazionali, 13 sono componenti dei CRA regionali e uno è osservatore in un organo tecnico nazionale. “Tra le novità”, ha proseguito Di Blasio, “c’è la nuova relazione del Mentor, che viene fatta con grafici su file Excel . Anche il talent diventa parte attiva, con un questionario di autovalutazione che viene somministrato a fine gara”. Di Blasio ha poi raccomandato agli arbitri alcuni aspetti che devono sempre curare. A partire dal comportamento, che deve essere esemplare anche in altri contesti, dalla scuola ai luoghi di aggregazione, senza dimenticare i social network che possono essere molto pericolosi”. Molto importante è la preparazione della gara, fino alla preparazione atletica e alla conoscenza del regolamento. La parola è poi passata a Odoardo Marcellini, che con l’ausilio di alcuni video si è soffermato su alcuni aspetti legati al terreno di gioco. A partire dalla decisione di rinviare una gara in caso di impraticabilità, fino alla presenza di persone estranee alla gara, che possono creare problemi all’arbitro a fine gara. Antonio Ranalli