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Con la settima giornata del campionato di Serie A entra in funzione la Var (Video Assistant Referees). Due le gare scelte per sperimentare questo nuovo strumento: Milan-Sassuolo e Torino-Fiorentina, entrambe in programma domenica 2 ottobre alle ore 18. Tra i due arbitri scelti per questa importante novità c’è anche Daniele Doveri, che questo fine settimana sarà così impegnato su due fronti: arbitro addizionale nell’anticipo del sabato a Pescara (Pescara – Chievo) e, in questa nuova veste, allo Stadio Meazza di Milano (Milan – Sassuolo). A vigilare sulla Video assistant referees (VAR), questo il nome ufficiale della nuova tecnologiai, ci saranno Domenico Messina, designatore Can A, e Roberto Rosetti, responsabile del progetto italiano sulla tecnologia in aiuto degli arbitri. L’altro arbitro scelto per sperimentare il progetto è Massimiliano Irrati, che sarà invece allo Stadio Olimpico di Torino

In questa prima fase dei test non ci sarà alcuna comunicazione fra i direttori di gara e gli addetti alla Var, che visioneranno le azioni della gara davanti al monitor. Daniele Doveri sugli spalti del Meazza prenderà nota dei possibili casi certi nei quali sarebbe stato possibile utilizzare la Var per un consulto. Il report sarà sigillato in busta chiusa e poi inviato a Fifa, Uefa e Ifab per le valutazioni finali. Il presidente dell’A.I.A., Marcello Nicchi, nei giorni scorsi, in un’intervista a Radio Anch’Io su Radio 1 Rai aveva ricordato che si tratta di “sperimentazione. Spero che aiuti a eliminare non tanto gli errori quanto i dubbi. Sarà un passo avanti, ma bisogna rispettare il lavoro degli arbitri, espresso in 12.000 partite giocate ogni settimana. E non dimenticare che la perfezione in questo mondo non esiste, però noi lavoriamo per andarci il più vicino possibile. Ci saranno arbitri che verranno “abituati” a guardare un episodio attraverso l’occhio della telecamera. Ma durante la gara non potranno intervenire, l’eventuale errore arbitrale non potrà essere corretto. Al termine stileranno una relazione. Quindi questo materiale sperimentale sarà sottoposto all’esame di Fifa, Uefa e International Board che decideranno se, come e quando applicare la tecnologia. Nel giro di un biennio sarà stilato un protocollo definitivo. Si inizierà con due-tre partite a settimana, e ci sarà ancora un arbitro in campo, da solo contro tutti”. Nunzio Grasso