E’ stata una gradita sorpresa quella che il nostro associato Daniele Doveri ha fatto a tutti gli appartenenti all’Organo Tecnico Sezionale. L’arbitro in forza alla CAN A, infatti, è intervenuto a sorpresa alla prima riunione tecnica obbligatoria del 2016, che si è tenuta lunedì 11 gennaio nella sede di Roma 1.
L’incontro, come sempre molto partecipato, è stato aperto dal vice presidente Stefano Mattera, che in qualità di responsabile dell’area tecnica di calcio a 11, ha voluto fare il bilancio della prima parte della stagione sportiva e focalizzare l’attenzione sui risultati raggiunti dagli associati che in questa fase sono stati protagonisti dei vari campionati provinciali e regionali, a partire dai giovanissimi e fino alla terza categoria. E ha esordito presentando i nomi dei cinque colleghi dell’O.T.S. che nei prossimi giorni saranno presentati all’Organo Tecnico Regionale per il possibile passaggio in seconda categoria. Si tratta di Flavio Iacomino, Edoardo Coluzzi, Stefano Di Benedetto, Gerardo Simone Caruso e Giuseppe Andrea Filogna.
“Tutti questi colleghi”, ha spiegato Stefano Mattera, “hanno fatto, a partire dallo scorso settembre, tutto il percorso e si sono ora meritati la proposta di passaggio in seconda categoria. Mi piace rilevare che tre di questi associati provengono dall’ultimo corso arbitri. Tutto questo per dimostrare quanto siamo propensi a far emergere chi ha voglia di fare e di mettersi in evidenza. Attualmente l’Organo Tecnico Sezionale di Roma 1 conta circa 120 arbitri attivi su un totale di 200 unità. Il nostro obiettivo è arrivare al termine della stagione con un 10% di nomi da poter proporre al CRA Lazio”.
Per questo il vice presidente Mattera ha chiesto a tutti gli associati che vogliono crescere di dimostrare impegno e qualità perché “vogliamo arbitri che non restino a lungo in seconda categoria, ma che aspirino alle categorie superiori. Da parte nostra c’è la massima disponibilità a venirvi incontro”. Con l’inizio dei gironi di ritorno Mattera ha ricordato che “inizia la fase più difficile di tutte le categorie e per questo motivo nei vostri confronti ci sarà più attenzione anche da parte di dirigenti, calciatori e genitori. Per questo motivo bisogna innalzare il livello tecnico di impegno”. Il vice presidente ha poi annunciato che il raduno di metà stagione si svolgerà sabato 13 febbraio e ha ringraziato gli osservatori per il lavoro fondamentale che stanno svolgendo.
La riunione è proseguita con l’intervento di Daniele Doveri, che ha risposto alle domande dei colleghi più giovani e degli osservatori. E proprio su Doveri il vice presidente Mattera ha affermato che “lui è la dimostrazione che il lavoro ha pagato. Inoltre, Daniele Doveri è un esempio di quanta umiltà bisogna avere nell’arbitraggio e nella vita”. Seduto accanto al presidente Roberto Bonardo, che ha ricordato l’ottima partita diretta domenica scorsa a San Siro (Inter – Sassuolo), l’arbitro CAN A ha esordito con un’analisi di alcuni episodi relativi proprio alla gara diretta a Milano. A chi chiedeva come si gestisce l’emozione quando si arbitra in stadi importanti, Doveri ha spiegato che “in realtà l’emozione forte ce l’hai quando arriva la designazione. Quando vai in campo certe emozioni non le vivi perché siamo concentrati sulla gara”, per poi aggiungere che quello di San Siro a Milano è lo stadio per lui più emozionante, mentre il San Paolo di Napoli è quello in cui si sente di più la presenza del pubblico.
Doveri ha inviato tutti gli associati a cercare di trovare sempre stimoli nel proprio percorso arbitrale. “Quando arbitravo in serie C fui molto felice quando venni designato per il derby Cosenza – Catanzaro. Di recente ho avuto la fortuna di arbitrare il derby di Torino in Coppa Italia. Ogni volta bisogna alzare l’asticella per arrivare all’obiettivo successivo. A mio avviso ci sono degli step che ti portano da una partita all’altra”.
Gli osservatori hanno poi chiesto quali sono le differenze tra il pre-gara della Serie A e quello della gare dei campionati giovanili. “Formalmente la procedura è la stessa”, ha spiegato Doveri, “a partire dall’orario di arrivo al campo fino al controllo delle distinte, salvo che viene affidata al IV ufficiale di gara la parte relativa al riconoscimento del calciatori. Quest’anno in Serie A abbiamo “l’occhio di falco” e quindi prima della gara arrivano i tecnici incaricati di seguire questa nuova tecnologia con cui facciamo il controllo dell’apparecchiatura”. Doveri ha poi spiegato che negli ultimi anni è cambiato molto il rapporto con gli assistenti arbitrali, che ora hanno compiti tecnici relativi alla parte di loro competenza, mentre è diventata fondamentale la sintonia con gli arbitri addizionali. Quanto al rapporto con i calciatori il nostro associato in forza alla CAN A ha spiegato che “per me non sono dei nemici. Se tu che devi dare le distanze. Dipende molto dall’impronta che dai nei tuoi primi anni in Serie A”. Antonio Ranalli