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Sono stati oltre 100 i candidati che sabato 11 gennaio hanno partecipato agli esami finali del Corso arbitri di Roma 1 per la stagione 2019 / 2020. Un numero molto elevato, caratterizzato quest’anno anche dalla partecipazione degli studenti che hanno aderito all’Alternanza scuola lavoro con le scuole superiori del Complesso scolastico Gauss, del Liceo San Giovanni Evangelista e dell’istituto tecnico Carlo Matteucci. I ragazzi si sono presentati ben preparati agli esami. Merito del lavoro svolto dai responsabili del corso Antonello Aronne, Pietro Bernardo, Andrea Sorrentino e Alessandro Silvestri, coadiuvati da Andrea Cecchi per la parte dedicata al progetto “Alternanza scuola lavoro” e dalla segretaria del corso Francesca Roncaioli.

Degli oltre 100 candidati, 41 sono gli iscritti al corso della sezione “Generoso Dattilo”, mentre gli altri sono arrivati dal progetto scolastico. L’esame si è svolto in due tranche: un primo gruppo della scuola lavoro ha effettuato gli esami lo scorso 14 dicembre, mentre la parte rimanente lo ha svolto l’11 gennaio insieme ai ragazzi del corso sezionale. Le ragazze sono state 5, due delle quali hanno scelto il calcio a 5.

Gli esami sono stati tenuti dai componenti del CRA Lazio. La commissione, infatti, è stata composta da Cristiano Partuini (Latina), dal componente del calcio a 5 Giancarlo Lombardi (Roma 1) e da Emilio Mascherano (Latina). Presenti il presidente Roberto Bonardo, il vice presidente Giulio Corsi e buona parte del consiglio direttivo e dell’Organo Tecnico Sezionale di Calcio a 11 e Calcio a 5. Tre le prove in cui si sono dovuti cimentare gli aspiranti arbitri: compilazione del referto di gara, quiz tecnici e colloquio orale.

Anche quest’anno siamo andati a conoscere alcuni degli aspiranti arbitri. Il più giovane del corso è Jacopo Bertoncini, che ha compiuto 15 anni da pochi mesi. “Ho sempre seguito il calcio ma non l’ho mai praticato”, spiega Jacopo, “Per questo volevo capire come ci si sentiva a stare dall’altra parte, dentro il campo tra i giocatori. Sono sempre stato consapevole che nel 90% dei casi l’arbitro ha sempre ragione: il pubblico non conosce tutte le regole e questo genera spiacevoli episodi ai danni dei direttori di gara. Il corso è stato davvero istruttivo e ben organizzato e ho appreso regole che non conoscevo, come il Dogso. Inoltre mi hanno molto colpito tutta la procedura che bisogna fare prima della gara: dal controllo dei documenti al riconoscimento dei giocatori”.

Anche Sofia Viggiano, 16 anni, non ha mai giocato a calcio. “E’ stata mia madre a spingermi verso il corso arbitri”, ha detto, “In famiglia sono l’unica a seguire lo sport del calcio, sono appassionata e quindi molto informata. A livello sportivo ho praticato volley e nuovo, ma non mi era mai capitato di giocare a calcio a livello agonistico”. Sofia pensa già alla sua prima gara che dovrà dirigere, quando si ritroverà in campo 22 ragazzi. “Non vedo l’ora di iniziare”, conclude, “Il corso è stato eccellente. Ho imparato regole che non conoscevo, come il Dogso”.

Appartiene al calcio a 5 il candidato più “anziano” del corso. Si tratta di Andrea Randazzo, 32 anni, di Catania, ma da due anni a Roma per lavoro. “Ho sempre avuto una passione per lo sport e ovviamente per il calcio. Ho scelto di fare il corso perché è anche un’occasione per conoscere nuove persone e farsi nuovi amici. Il corso è stato interessante e Pietro Bernardo un ottimo docente. Vista la mia età sono stato indirizzato al futsal, disciplina che conoscevo poco, ma che ho scoperto e imparato ad apprezzare. Ora non vedo l’ora di iniziare”. Il più giovane del futsal è Kevin Capozuccca, 15 anni, che invece nella scelta del calcio a 5 non ha avuto dubbi sin dall’inizio. “Ho avuto modo di conoscere questa disciplina grazie a un amico di mio padre, che è arbitro di futsal”, ha spiegato Kevin, “Ho scelto di fare il corso arbitri perché mi piace l’idea di vivere la gara dentro il campo, ma da una prospettiva diversa. Il corso è stato eccellente e ho approfondito tante regole, come i calci di punizione diretti e indiretti”.

Esperienza positiva anche per gli studenti delle scuole che hanno partecipato al corso attraverso l’ “Alternanza scuola lavoro”. Giorgio Siteri e Silvia Fascianelli, entrambi 17 anni, provengono dalla scuola San Giovanni Evangelista. “Il corso è stato accessibile è ben organizzato”, hanno detto i due ragazzi, “Quando la scuola ci ha prospettato questa possibilità abbiamo aderito volentieri. Anche perché il nostro è un liceo scientifico sportivo, e quindi ci consentiva di imparare nuove cose legate al mondo dello sport”: I nuovi colleghi a breve diventeranno ufficialmente Arbitri di calcio dell’Associazione Italiana Arbitri e apparterranno alla sezione di Roma 1. I nuovi arbitri saranno poi presentati a tutti gli associati e inizieranno a dirigere le prime gare con il tutor a partire da fine mese.

Antonio Ranalli