Pubblico delle grandi occasioni a Roma 1 per la serata in onore dell’arbitro benemerito Carlo Bravi. L’attuale rappresentante A.I.A. alla Corte Federale di Appello della F.I.G.C. è stato infatti omaggiato dalla sua sezione con l’ingresso nella prestigiosa Hall of Fame sezionale. Carlo Bravi (classe 1934) rappresenta un pezzo importante della sezione di Roma 1, un “maestro”, come ha ricordato il presidente di Roma 1, Roberto Bonardo e come hanno riconosciuto i tanti presenti alla serata, che si è tenuta lunedì 20 novembre, e che ha visto la presenza, tra gli altri, dell’arbitro CAN A, Daniele Doveri e dell’ex procuratore federale Stefano Palazzi. Da alcuni anni la sezione “Generoso Dattilo”, su iniziativa degli associati Nunzio Grasso e Alessandro Paone, celebra gli arbitri e gli assistenti che hanno scritto la storia della Sezione con una piccola cerimonia che prevede la firma di una fotografia, che viene poi inserita in uno spazio apposito all’interno della sezione. Tanti i volti che si possono ammirare sulla Hall of Fame di Roma 1, come Vittorio Benedetti, Massimo Cumbo, Francesco Massini, Luca Palanca, Gianfranco Menegali, Paolo Fabricatore, Franco Granato, Stefano Villa Santa e Maurizio Ciampi.
Non poteva dunque mancare all’appello Carlo Bravi che, come ha ricordato il video introduttivo alla serata, è stato arbitro dal 1954 al 1970. Nelle principali leghe ha diretto ben 160 gare in Serie C, e svariate in Serie B, categoria in cui ha esordito il 7 giugno 1967 nell’incontro tra Fermo e Potenza. Arbitro Benemerito dal 1972, subito dopo aver terminato l’attività agonistica è sempre stato impegnato nell’Associazione Italiana Arbitri. Prima come vice presidente del C.R.A. Lazio e poi, a partire dal 1974, come presidente del Commissione di disciplina regionale. Nel 1979 è stato componente della Commissione di disciplina nazionale, mentre nel 1985 è rappresentate dell’A.I.A. negli organismi di disciplina della F.I.G.C.
“Considero l’A.I.A., e in particolare la sezione, come la mia seconda famiglia”, ha affermato Carlo Bravi, “Ricordo ancora quando a 18 anni giocavo a calcio e, e per un infortunio, non riuscivo più a calciare. Ma non avevo problemi nella corsa. Fu Lino Raule, che allora arbitrava in serie C, in occasione di un incontro di lavoro, a suggerirmi di iscrivermi al corso arbitri. Sono stati anni fantastici. Ricordo quando Generoso Dattilo mi disse che voleva venirmi a vedere. Così una domenica me lo sono portato dietro in motorino. Ai giovani arbitri voglio dire una cosa: qui sono stati formati grandi arbitri. Roberto Bonardo è un vostro secondo padre. Qui avete una formazione come arbitri e soprattutto si diventa uomini”.
Una passione, quella per l’arbitraggio, che Carlo Bravi è riuscito a trasmettere a tutta la sua famiglia: oggi a scendere ogni domenica in campo ci sono i suoi nipoti Federica e Michele Breda, oltre all’osservatore Alessandro Pergola, che lunedì lo hanno festeggiato.
L’ex procuratore federale Stefano Palazzi, nello “scusarsi” con i presenti per la sua “invasione di campo” alla serata” ha omaggiato l’amico Carlo Bravi, e ha lodato gli arbitri perché “voi svolgete una funzione importantissima nella società di oggi. L’A.I.A. è fucina di grandi uomini ed è bello guardare dall’esterno il senso di appartenenza che avete. Ho avuto la fortuna di conoscere Carlo quando ero un sostituto procuratore. Ho colto subito la sue grande capacità e la partecipazione che metteva a tutti i procedimenti disciplinari più importanti”. Terminata la cerimonia, il microfono è passato a Daniele Doveri, che ha tenuto una speciale Riunione Tecnica. Argomento della serata è stato il VAR. L’arbitro della CAN A ha risposto a tutte le domande e alle curiosità degli associati riguardo all’introduzione del Video Assistant Referee. Antonio Ranalli