Dopo il torrido ma riposante Ferragosto sono ripresi i raduni arbitrali presso il Centro Tecnico di Sportilia con il foltissimo gruppo della CAN D, guidata dal neo responsabile Carlo Pacifici che insieme agli altri componenti Christian Brighi, Paolo Calcagno, Michele Cavarretta, Cristiano Copelli, Simone Ponzalli, Enrico Preziosi, Alberto Ramaglia, Domenico Ramicone, Andrea Romeo e Francesco Squillace ha dato il benvenuto ai 187 arbitri, 339 assistenti e 169 osservatori arbitrali.
Come nei precedenti meetings nazionali, in seguito ai consueti test atletici l’attenzione è stata focalizzata sulle innovazioni del fuorigioco apportate dalla Circolare n°1 di questa stagione, su cui hanno dibattuto i vice commissari Domenico Ramicone, Paolo Calcagno e Cristiano Copelli. Tutti hanno raccomandato di andare in campo preparati e con la massima concentrazione, e soprattutto con tanta carica e motivazione. Sono seguite, dopo un leggero allenamento, lezioni pratiche sui campi da gioco, con protagonisti i nostri assistenti Giuseppe Antonaglia, Francesco Carbonari, Alessandro Fagnani, Giorgio Rinaldi, Alessandro Dodo Spadi ed Emanuele Yoshikawa che insieme all’intero gruppo ha soddisfatto il commissario Pacifici, per il “progressivo miglioramento della qualità degli assistenti che provengono dalle regioni; li ho trovati giovani e ben predisposti ai cambiamenti sul fuorigioco che il regolamento gli ha imposto quest’anno.”
I workshops (gruppi di lavoro) riguardanti argomenti tecnici e comportamentali relativi al ruolo dell’arbitro hanno coinvolto invece i nostri Paolo Massimo Maria Campogrande, Francesco Fourneau, Francesco Luciani, Dario Patrignani e Michele Ruggiero ai quali Pacifici ha dato il benvenuto: “A questo livello si comincia a fare una scelta di vita importante, ovvero se l’arbitraggio potrà rappresentare il vostro futuro, senza ovviamente trascurare gli affetti. L’arbitraggio arricchisce, ma non sostituisce i veri valori della vita. Prima di andare sul campo bisogna essere uomini”. L’attenzione dei direttori di gara è stata rivolta da Pacifici negli ultimi due giorni di raduno alle criticità emerse nella scorsa stagione, raccomandando di prestare maggiore attenzione al movimento tattico del direttore di gara in campo, di mantenere alta la concentrazione per tutti i 90 minuti, di migliorare ulteriormente il rapporto con gli assistenti e di avere maggiore determinazione nella repressione del gioco duro.
Dopo l’aspetto tecnico, il commissario ed il suo vice hanno voluto per così dire “finire dall’inizio”, trattando la preparazione della gara, sia dal punto di vista atletico che per quanto concerne la concentrazione, staccando la spina da eventuali problemi di qualunque natura; in primo luogo curando l’alimentazione, ed inoltre di fare tesoro dei rilievi riportati dall’osservatore nel suo referto e soprattutto di fare squadra con gli altri componenti della terna, motivando a dovere gli assistenti. Significativo questo suo passaggio, mirato a dare una carica ai ragazzi presenti in sala: “Gli arbitri bravi sono quelli che se cadono sono in grado di rialzarsi subito”. Nunzio Grasso