“Voi siete il futuro dell’AIA”. Così il Presidente AIA Marcello Nicchi ha definito i ragazzi della CAI nella giornata conclusiva del raduno di Sportilia, guidato dal neo commissario Danilo Antonio Giannoccaro. Un futuro che aspetta i nuovi diamanti della “gioielleria di Roma 1”: Luca D’Aquino e Marco Dante. I nostri ragazzi hanno svolto i consueti test atletici al campo principale di Sportilia, dove gli ottimi risultati non sono mancati sul test di velocità sui 40 metri e lo Yo-Yo Intermittant Recovery Test, coordinati dal lavoro di Marco Lucarelli e dei suoi collaboratori.
Il commissario Danilo Giannoccaro, prima di presentare tutti i componenti della commissione che lo affiancheranno nell’arco di questa stagione sportiva ha voluto salutare Carlo Pacifici, suo predecessore e ora commissario CAN D, con un plauso per l’ottimo lavoro svolto lo scorso anno. La platea ha, così, conosciuto i vice-commissari CAI: dai confermati Maurizio Toscano, Giuliano Vendramin e Carlo Scarati (assente per via di un infortunio), ai freschi di nomina Roberto Branciforte, Sauro Cerofolini, Paolo Consonni, Gilberto Dagnello, Gianpiero Gregori, Pasquale Rodomonti, Katia Senesi, Luigi Stella e Massimiliano Velotto.
Gli argomenti toccati da Giannoccaro, validamente coadiuvato da tutta la Commissione, hanno spaziato dalle trattenute a diversi episodi di mass confrontation con una straordinaria partecipazione dei direttori di gara.
Momento topico della riunione è stata la simulazione di un briefing pre-gara con il responsabile della CAI nei panni dell’arbitro della gara e i componenti Cerofolini e Toscano nel ruolo di assistenti arbitrali. Un passaggio altamente formativo a cui la platea ha assistito con grande attenzione per cercare di carpire quanto più possibile, e riuscire a fare propri meccanismi e concetti che torneranno utili nel corso della stagione. “Ora siete pronti – ha affermato Giannoccaro– avete i mezzi per poter operare. Abbiate il coraggio di uscire dai vostri confini: dal 2 luglio siete arbitri nazionali e dovete essere un esempio per i vostri colleghi regionali. Siete uomini e donne con addosso tatuato il marchio AIA.”
Ed è con il lavoro, il sacrificio che i nostri “diamanti” marchiati AIA hanno lasciato Sportilia per affrontare i campionati regionali lungo tutto lo stivale; diamanti forse un po’ grezzi, ma che con la personalità e il proprio bagaglio d’esperienza sapranno diventare sempre più puri, per meritare e mostrarsi nelle vetrine più prestigiose. Nunzio Grasso