Un sentito e commosso ricordo è stato tributato al compianto Alessandro Capomassi in occasione della riunione tecnica di lunedì 14 marzo. L’occasione è stata la consegna della Benemerenza ai familiari del collega, recentemente scomparso, e che ha lasciato un vuoto incolmabile in tutti gli amici e colleghi della sezione “Generoso Dattilo” e nel mondo del futsal, disciplina in cui ha diretto oltre 100 gare in Serie A.
A consegnare l’attestato alla moglie Rosella e ai figli Riccardo e Alessio è stato il Componente del Comitato Nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri Umberto Carbonari, che nel suo toccante discorso ha spiegato che “è la prima volta in assoluto che l’AIA conferisce un riconoscimento di benemerenza alla memoria. Abbiamo perso un amico, una cara persona che ho conosciuto personalmente nel 2007 e da allora è nata subito una simpatia reciproca. La nostra Associazione è fondata prima di tutto sull’amicizia e sulla condivisione dei rapporti umani. Noi ricordiamo tutti i nostri dirigenti passati e Alessandro Capomassi farà sempre parte della nostra storia”.
Come ha tenuto a precisare il presidente Roberto Bonardo, visibilmente commosso, “si tratta del primo caso di benemerenza ad honorem della storia dell’Associazione Italiana Arbitri. Una richiesta che insieme a Roberto Fichera ho messo personalmente per iscritto”. Bonardo ha poi ringraziato a nome della famiglia Capomassi e di tutti gli associati Umberto Carbonari per la vicinanza perché “la sensibilità che ha dimostrato questa volta l’AIA difficilmente era stata dimostrata negli anni passati e non era affatto facile assumersi la responsabilità di creare un precedente”. Il Presidente, infine, ha anticipato che nel prossimo consiglio direttivo proporrà di intitolare un premio sezionale alla memoria di Alessandro Capomassi, relativo alla disciplina del calcio a 5 e da tenersi a margine del Memorial Orladini.
Lunghi applausi e lacrime di commozione da parte della sala gremita hanno testimoniato tutto l’affetto e la riconoscenza per un uomo che ha fatto la storia della nostra Sezione e dell’Associazione Italiana Arbitri. Il presidente Roberto Bonardo ha consegnato ai figli Riccardo (già associato della sezione di Roma 1) e Alessio una targa ricordo, mentre il vice presidente Pietro Taranto, che con Capomassi ha condiviso tantissime gare nella massima serie, ha omaggiato la signora Rosella con un mazzo di fiori. Carlo Bravi, collega in Corte Federale di Appello ha ricordato come anche in questo incarico “Alessandro si è fatto subito ben volere da tutti”, mentre Alessandro Cavanna, che ha condiviso con Capomassi l’esperienza al CRA Lazio, ha mostrato a tutti una simpatica caricatura che vede l’amico al volante dell’autobus, lavoro che svolgeva nella vita quotidiana. “Vorrei ringraziare tutti per l’affetto dimostrato per papà”, ha detto il figlio Alessio Capomassi, “Porteremo avanti il suo nome con il sorriso e la gioia che aveva sempre”. Alla serata erano presenti, tra gli altri, il responsabile della CAN 5, Massimo Cumbo, il componente del CRA Lazio, Francesco Massini, il responsabile della CAN D, Carlo Pacifici e il componente della CAN D, Maurizio Ciampi, i componenti del settore tecnico di Calcio a 5, Roberto Fichera, Giancarlo Lombardi e Francesca Muccardo, che ha concluso la serata con una lezione su falli di gioco e situazioni particolari nelle gare di futsal.