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“Non dobbiamo avere nessun preconcetto verso i giocatori. Gli arbitri si trovano all’interno di un contesto in cui sono chiamati a far rispettare le regole”. Lo ha ribadito il componente dell’Organo tecnico sezionale di calcio a 11, Alessandro Fagnani, alla riunione tecnica di lunedì 19 novembre.

Tema della riunione è stato proprio “l’approccio alla gara e la gestione dei calciatori”. Ai giovani colleghi presenti è stato chiesto di non sentirsi mai al di sopra, e di prevenire eventuali situazioni problematiche che possono sorgere in gare particolarmente difficili.

“Agli arbitri viene chiesta una cosa importante, che è la competenza”, ha affermato Fagnani, “E questa può esserci solo con la conoscenza del regolamento, l’allenamento settimanale e anche la lettura settimanale del Regolamento del giuoco del calcio”.
Cercare di gestire una gara sarebbe quasi impossibile senza una comunicazione efficace e puntuale. Gli arbitri possono facilitare la condotta del gioco se vengono subito individuati determinati giocatori, in genere quelli che sono i leader in campo, oppure quelli più problematici. Questi si possono individuare sin dall’arrivo al campo, osservando determinati comportamenti durante la fase di riscaldamento, o magari sentendo commenti dalle persone presenti nella struttura. L’O.T. Stefano Squarcia ha ricordato che è utile seguire anche l’allenamento dei portieri, per capire come si muoveranno in campo e che tipo di interventi potrebbero fare sul pallone.

Agli osservatori arbitrali è demandato un compito importante. “Dagli occhi si vede il grado di tensione che gli arbitri hanno durante la gara”, ha spiegato il componente dell’area osservatori, Gianluca Zamporlini. Antonio Ranalli