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Se ne è andato con la semplicità e l’eleganza che lo hanno sempre contraddistinto. Con la scomparsa di Vittorio Benedetti, 76 anni, un altro grave lutto ha colpito il mondo arbitrale italiano e in particolare la sezione di Roma 1. Arbitro benemerito, seppur non più appartenente all’A.I.A., aveva sempre seguito con passione il mondo arbitrale, tanto che la sezione di Roma 1, di cui è stato uno dei capisaldi, gli aveva dedicato una serata speciale il 19 maggio del 2014, con la partecipazione del Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Marcello Nicchi, e del Componente del Comitato Nazionale, Umberto Carbonari.

Vittorio Benedetti è stato a lungo arbitro, con tanti anni di incontri diretti in Serie A, e dirigente arbitrale. Romano, lasciò la carriera arbitrale nel 1984. Successivamente venne integrato nei quadri dirigenziali arbitrali: il 26 luglio 1988 venne nominato commissario della Can Dilettanti, il 28 luglio 1990 commissario della serie D, poi il 3 agosto 1982 designatore della serie C al posto di Luigi Agnolin. Benedetti mantenne questo incarico per un anno. Dopo aver lasciato il mondo arbitrale, nel 1997 è diventato dirigente addetto all’arbitro della Roma, ruolo che ha svolto per alcuni anni.

“Una persona a parecchi di noi molto cara, un nome che dice tantissimo”, aveva affermato il Presidente della Sezione di Roma 1, Roberto Bonardo nella serata dedicata a Benedetti, “Chi è stato arbitro come lui, rimane arbitro tutta la vita. Di Vittorio ricordo tutto: era uno degli istruttori del mio corso arbitri, nella sezione di via degli Astalli. Poi l’ho avuto alla Can D e poi come organo tecnico in serie C”.

Il Presidente dell’A.I.A. Marcello Nicchi aveva ricordato che “persone come Vittorio, anche se hanno lasciato l’associazione, la maglia ce l’hanno ancora nel petto. I comportamenti del resto sono alla base di tutto. La storia non la scriviamo noi, ma il tempo. Pensate a quante persone che ci sono state e che continuano a voler bene alle nostre sezioni. Persone che hanno voglia di fare e di continuare a dare”.

Alla famiglia vanno a nome del Presidente, del Consiglio Direttivo e tutti i colleghi della Sezione le più sentite condoglianze.