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L’occhio attento da osservatore, la passione del dirigente, il cuore di un arbitro. Tutto questo rappresenta la vita arbitrale degli Arbitri Benemeriti Alessandro Cavanna ed Antonio Cafiero, ai quali è stata da poco conferita la Stella di Bronzo del Coni al Merito Sportivo. L’ambita onorificenza è stata attribuita dal Presidente del CONI, dott. Giovanni Malagò, per la profonda riconoscenza della generosa collaborazione e l’impegno profuso nella sua attività dirigenziale, finalizzata a trasmettere l’esperienza ai giovani direttori di gara, nonché ai meno giovani che svolgono l’attività di Osservatore Arbitrale, oltre all’energie dedicate allo sport nei loro 40 anni di vita nell’Associazione Italiana Arbitri ed in particolar modo nella Sezione che li ha cresciuti, ovvero quella di Roma “Generoso Dattilo”.

Arbitro dal 10 dicembre 1973, Alessandro Cavanna ha terminato l’attività di direttore di gara nel 1988 nell’allora CAN C. Nel medesimo anno ha iniziato l’attività Dirigenziale in qualità di Vice Presidente di Sezione con l’allora Presidente Claudio Romano.
Nel 1994-95 ha intrapreso l’attività di Osservatore alla CAI, giungendo alla CAN D nella stagione successiva; dopo 4 stagioni nelle file del Settore Tecnico, nel 2000-01 approda alla CAN C, e smessi i panni di Presidente del CRA Lazio, arriva nel 2010 prima alla CAN A/B e (dopo la scissione delle leghe) alla CAN B, dove attualmente visiona gli arbitri e assistenti della serie cadetta. Antonio Cafiero fa parte dell’annata arbitrale 1972-73, che lo ha condotto come arbitro fino alla CAN D nel 1984-85, per poi assumere il ruolo di Osservatore fino ai ranghi della CAN C dal 2003 al 2010. Attualmente Antonio porta la sua esperienza pluriennale nei banchi della Corte di Giustizia FIGC come rappresentante dell’AIA.

Nel cuore di molti colleghi, specialmente quelli laziali, rimangono le tre stagioni di Cavanna da Presidente del CRA Lazio, incarico che ha ricoperto dal 2003-2004 alla stagione 2005-2006, e e del quale egli stesso è orgoglioso (e noi con lui) di aver cresciuto, plasmato e consegnato al palcoscenico dei talenti arbitrali come Federico La Penna, Maurizio Mariani, Fabrizio Pasqua, Claudio Gavillucci, e tanti altri arbitri ed assistenti nazionali che possono ancora percorrere la scalata al vertice, e per i quali – come Alessandro ama ribadire – “nessun obiettivo può essere precluso se si lavora con forza, coraggio, determinazione, impegno e spirito di sacrificio per raggiungerlo”. E dirigenti come Alessandro ed Antonio lo sanno perfettamente. Nunzio Grasso